Cosenza, così non ci siamo.

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Il Cosenza perde un’altra occasione, ma stavolta il Teramo non sta a guardare e ruba ai Lupi la testa della classifica. Partita per larghi tratti deludente, vista soprattutto la manifesta inferiorità dell’avversario, incapace di tenere botta a compagini meno blasonate ed oggi, invece, dimostratosi squadra faticosa da fronteggiare, non di certo per propri meriti quanto per demeriti altrui.

Cappellacci schiera ancora Calderini prima punta, sebbene non sia il suo ruolo, e Pepe al centro al posto dello squalificato Blondett: torna dunque la coppia difensiva che non bene aveva fatto all’inizio del campionato, fino a quando il giovane del vivaio doriano non aveva preso il posto del numero 5 ex, proprio, della compagine Abruzzese.

La prima emozione arriva dopo un quarto d’ora: cross dalla sinistra e palla scodellata al centro con un colpo di testa, palo e poi Frattali blocca. Ancora Chieti in avanti al ventesimo, con lancio di Gaeta per Bernardino che entra in area e si beve Palazzi: ancora Frattali la blocca in uscita bassa. Ma il Chieti preme, e sfiora nuovamente il vantaggio con Guidone, bene imbeccato da Gaeta: Guidi e Pepe si addormentano e tocca di nuovo a Frattali uscire a fermare il centravanti avversario in uscita. La più ghiotta occasione della prima frazione è però sui piedi di Mosciaro, che prova a farla girare sul secondo palo: Robertiello la toglie dalla rete con un volo plastico, strozzando l’urlo in gola al pubblico del San Vito. Il Cosenza sembra essere rinato, e ci prova ancora su una ripartenza dai trenta metri con Bigoni, il cui tiro è deviato in angolo dal numero uno ospite. A cinque minuti dalla fine del primo tempo Calderini sguscia via all’avversario e mette Mosciaro a tu per tu con la porta sguarnita: il capitano rossoblù calcia debolmente ed i difensori teatini la tolgono con calma. Dopodiché le squadre si allungano alla ricerca del vantaggio, e Frattali si rende protagonista prima su Terrenzio e poi su Guidone.

La ripresa inizia con Criaco al posto di Mannini, fermato da un risentimento muscolare: pertanto Bigoni arretra terzino e Criaco prende il suo posto in mezzo al campo. Subito ci prova Calderini con un’accelerazione delle sue, fermato solo dal portiere avversario. Cappellacci però non è convinto della prova del numero dieci e lo sostituisce con De Angelis, che appena entrato ha sui piedi l’occasione del vantaggio: la sua girata bacia il palo alla sinistra di Robertiello e si spegne sul fondo. Le occasioni nascono soprattutto da errori altrui, come quando il Chieti arriva in porta con Cinque dopo errore di Meduri, trovando però la solita, strenua, immancabile opposizione di Frattali. Quando manca poco alla fine, ancora il numero uno rossoblù protagonista, con un intervento importante su un cross tagliato in mezzo. Nel finale tentativo di Mosciaro dai venticinque e respinta identica a quella del primo tempo su Bigoni per Robertiello ed espulsione per gomitata a De Filippo. Finisce dunque zero a zero con De Angelis fermato in fuorigioco proprio sulla sirena. Partita deludente da parte del Cosenza, che perde due punti per strada come con il Foggia. Cappellacci deve riflettere sugli errori odierni per migliorare in futuro. Nel frattempo, il Teramo si prende la vetta e le inseguitrici accorciano. Sabato da dimenticare, così non si va da nessuna parte.

Francesco La Luna

COSENZA – CHIETI 0 – 0

COSENZA: Frattali; Palazzi (‘1st Criaco) Guidi Pepe Mannini; Bigoni Meduri (A) Giordano; Mosciaro Calderini (’16 st De Angelis) Alessandro (’31 st Napolano).

CHIETI: Robertiello; De Giorgi Terrenzio (A) Di Filippo (E) Turi; Della Penna (A) Borgese La Selva (’27 Cinque) Bernardino (’41 Rossi); Gaeta (’20 st Guitto) Guidone.

 

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