Cosenza e Gattuso uniti per Mormanno

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Ieri sera al San Vito applausi e solidarietà con Ringhio in campo

 Finisce 2 – 1 per il Sion l’amichevole disputata ieri sera allo stadio San Vito, fra la Nuova Cosenza e la formazione di Serie A svizzera nella quale milita Gennaro Gattuso, cosentino nativo di Schiavonea.

La gara, nonostante fosse un’amichevole, avvincente e briosa, è stata decisa dalle marcature di Le Piane (15’ pt) per il Cosenza, di Adailton (28’ st) e Lafferty (41’ st) per il Sion. Il Cosenza, ha meglio figurato nel primo tempo quando era schierata a trazione anteriore con un 4–2–3-1 con l’unica punta Gassama, in campo dal primo minuto, supportato dal trio Marchio – Pesce – Le Piane (nel secondo tempo invece spazio al tandem d’attacco Foderaro – Mosciaro, supportato da Guadalupi). La squadra del tecnico spagnolo Munoz invece ha meritato la vittoria soprattutto nel secondo tempo, con Gattuso, a 34 anni suonati ancora capace di ottimi spunti, e l’inglese Lafferty fra i migliori in campo.

Nell’intervallo consegnate a Gattuso targhe dell’Amministrazione comunale di Mormanno, dalle mani del sindaco Armentano, di quella di Cosenza rappresentata dagli assessori Vizza e Succurro, e della società Nuova Cosenza Calcio del presidente Guarascio.

Una serata piacevole e divertente per 1500 spettatori circa presenti in tribuna che hanno potuto godere di un bello spettacolo calcistico e dare una mano alla popolazione di Mormanno, segnata recentemente dal terremoto che ha colpito l’area del Pollino..

In conferenza stampa, al termine della gara l’allenatore della squadra svizzera Munoz, ha ringraziato Cosenza e la Calabria tutta per averli ospitati in questa tournee calabrese, che li ha portati anche a Reggio e a Crotone: “Siamo stati in un posto bellissimo, speriamo di poterci di ritornare. Cosenza? E’ una buona squadra”.

Ma il più atteso in sala stampa era senz’altro Gattuso, piuttosto a suo agio fra i giornalisti e fotografi presenti con i quali ha anche scherzato in dialetto coriglianese. “Voglio ringraziare la città di Cosenza per l’ospitalità sia a livello personale che a nome della squadra. Venire a fare qualcosa qua? Vedremo, adesso mia moglie non me lo permette”. Poi sulla squadra allestita da mister Gagliardi dice: “Mi sembra proprio una buona squadra, composta anche da giovani cosentini. Spero che il Cosenza torni ad occupare il posto che le spetta nel calcio professionistico, per la sua gente, per questa città, per questo stadio. Sfortunati ad avere davanti una squadra forte come l’Acr Messina”.

Andreina Morrone

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