Cosenza, fine della maledizione San Vito.

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Il Cosenza scaccia via lo spettro del San Vito con una prestazione che sarebbe riduttivo definire sufficiente, benché il punteggio sembri suggerire questa disamina, tornando così alla vittoria in casa propria dopo quasi sessanta giorni di agonia. La caratura dell’avversario non inganni, visto che il Martina Franca si è presentato con un formazione molto chiusa: gli uomini di Cappellacci hanno condotto la partita verso i binari giusti grazie, soprattutto, all’indiscusso genio di Elio Calderini, che ha siglato il gol del vantaggio e della definitiva vittoria.

Il Mister di Teramo fa due cambi rispetto alla sconfitta di Aprilia, uno dei quali obbligato: Palazzi sostituisce l’indisponibile Mannini, mentre il rientrante De Angelis prende la numero dieci, spedendo Calderini in panchina. Per il resto, tutto resta uguale alla formazione standard. Si rivede in panchina Michele Castagnetti, che però non metterà piede in campo per tutta la durata del match.

La prima vera occasione della partita capita al nono minuto: Palazzi dentro per De Angelis, che si gira magistralmente e conclude in porta, trovando la strenua opposizione di Modesti: sulla ribattuta, ancora Modesti si supera sul tap – in ravvicinato di Mosciaro. La partita la fa solo il Cosenza, che attacca a testa bassa, mentre il Martina Franca si chiude con Sallustri che retrocede come quinto difensore in fase di non possesso. Al ventidue De Angelis si smarca e va in uno contro uno, Guidi si intromette, scarta il portiere ma da posizione defilata coglie il palo. Neanche due minuti dopo Giordano impegna severamente l’estremo avversario con una sibillina rasioiata dai venticinque ben deviata in angolo. Dopo questa serie di ghiotte opportunità, il Cosenza alla lunga si spegne, non tirando più in porta ma limitandosi ad arrivare pericolosamente dalle zone degli ospiti, recriminando per un paio di occasioni da rigore occorse a De Angelis. Finisce così il primo tempo sullo zero a zero. La ripresa inizia con gli stessi undici, e come gli effettivi non cambia neanche la trama. Passano solo sei minuti prima che Criaco non si trovi solo contro il il portiere. Prodigioso intervento di un centrale ospite che toglie il pallone dai piedi del numero sete sventando il pericolo. Al quarto d’ora Mosciaro tenta da troppo distante, eppure il pallone non sorvola di molto la traversa. Alessandro ci mette invece un po’ per carburare, ma quando lo fa sulla sinistra ne salta due e mette De Angelis in condizione di segnare. Il tentativo del dieci è però rimpallato, così come il successivo dell’esterno argentino. A provare e riprovare, però, prima o poi si riesce: ed ecco che, da un calcio d’angolo, il pallone spiove sul destro di Calderini, entrato per Palazzi. Il talentuoso fantasista prende la mira, scarica, la sfera bacia il palo come nel più romantico dei finali cinematografici e si deposita docilmente in fondo al sacco. Uno a zero e pubblico in visibilio. Nonostante il Martina pressi, il Cosenza sfiora il raddoppio con una punizione di Criaco che rimbalza davanti a Modesti, il quale con un riflesso immenso la toglie dall’angolino basso. Ultimi minuti da gelo sangue per il Cosenza: su un filtrante alto dal centrocampo non scatta il fuorigioco (o non scatta la bandierina del segnalinee) e Bilello  si trova a tu per tu con Frattali, ma in un tentativo di pallonetto spedisce oltre la traversa. Al termine dei novanta regolamentari, però, scattano cinque minuti di recupero abbastanza discutibili, che scorrono senza eccessivi patemi d’animo, eccezion fatta per un paio di palloni vaganti raccolti da Frattali che spezza il ritmo. Il triplice fischio del signor Melidoni di Frottamaggiore, oltre anche i cinque di recupero ordinati, chiude la contesa sul punteggio di uno a zero.

Gli uomini di Cappellacci tornano dunque al successo casalingo che mancava dal due a zero contro l’Arzanese siglato da Napolano e De Angelis. Merito di una buona squadra capace di metamorfizzarsi al momento adatto, un team con ampie capacità camaleontiche che in mezz’ora passa dal 4 – 3 – 3 iniziale al 4 – 2 – 3 – 1 con Calderini trequartista e chiudere con il 4 – 4 – 2 con Blondett terzino. Camaleontiche e rischiose le scelte del Mister, che però raccoglie quanto seminato. Bum Bum si sveglia dal letargo e mette a segno il gol più importante e, forse, anche più bello. I pareggi di Casertana, Foggia e Teramo permettono infatti di porre due lunghezze di distacco dalle dirette inseguitrici, soprattutto dagli abruzzesi, contro i quali bisognerà vedersela nella prossima giornata. Arrivare allo scontro diretto con un vantaggio, pur minimo, aiuta sicuramente.

 

COSENZA – MARTINA FRANCA 2 – 0

MARCATORI: Calderini (C) 27′ st

COSENZA: Frattali; Bigoni, Guidi, Blondett, Palazzi (’17 Calderini); Criaco, Meduri, Giordano; Mosciaro, De Angelis (’30 Pepe), Alessandro.

MARTINA FRANCA: Modesti; Dispoto, Zammuto, Salvatori, Nucera (’30 Aperi); Zampano, Bilello, De Lucia, Sallustri (’36 Memolla); Petrilli ( ’25 Ilari), Belleri.

AMMONITI: Mosciaro, De Angelis (C); Dispoto, Zampano (M)

 

Francesco La Luna

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