Il Cosenza agguanta i primi tre punti in campionato nella partita forse più difficile, e lo fa con 90′ di carattere, cuore e grinta e contro una squadra nettamente più forte. I rossoblu’ salgono così a quota sette, scacciando via i fantasmi di una crisi sempre più fitta, almeno per questa domenica, ed aspettando con ansia i risultati delle altre dirette concorrenti alla salvezza.
Cappellacci cambia modulo, proponendo uno strano 4 – 4 – 1 – 1 nel quale Ravaglia difende i pali, Tedeschi e Magli sono i centrali mentre Blondett, rientrato dalla squalifica, si riprende la fascia destra; a centrocampo Fornito e Corsi sono rispettivamente incontrista e mediano, con Criaco ed Alessandro sulle fasce, ma sovente il reggino diventa terzo di mediana con l’argentino che va a supportare Cori e Calderini, con quest’ultimo libero spesso di svariare su tutto il fronte offensivo ed il centravanti unico punto di riferimento fisso.
La partita è vivace sin dall’incomincio: dopo quattro minuti De Franco stacca indisturbato sugli sviluppi del primo corner della partita ma la sfera si spegne di poco sul fondo; dieci minuti dopo azione fotocopia per Magli, con identico finale: nel mezzo un’azione personale di Calderini, il quale inizia il suo show del sabato pomeriggio con un tiro da fuori niente male ma che non sortisce gli effetti sperati. Il Cosenza prende fiducia e ci prova anche con Fornito, che da fuori per un nonnulla non beffa Baiocco. Si tratta del preludio al gol rossoblu’ che arriva tre minuti dopo: Calderini spacca la difesa del Matera, un rimpallo fa arrivare la sfera ad Alessandro che, dall’out di destra, sposta verso il vertice basso dell’area di rigore da dove Criaco mette in mezzo di sinistro, Cori riesce a divincolarsi dalla presa dei centrali lucani e spedisce alle spalle di Baiocco con un pregevolissimo lob di testa. Clamoroso uno a zero per i silani e partita in salita per il Matera. I padroni di casa provano subito a rifarsi con un gran tiro di Madonia sul quale Ravaglia deve fare gli straordinari con la mano di richiamo, ma il Cosenza ha un Calderini in più che al minuto 33′ attraversa tutto il campo sino a giungere in area, dove viene atterrato: il direttore di gara, inspiegabilmente, assegna una punizione dal limite che Corsi manda sulla barriera. Che l’arbitraggio non sia dei migliori lo si capisce al 35′: su rimessa laterale, Iannini prende palla e si gira nettamente fuori dai sedici metri di gesso: Calderini lo atterra, ma il signor Capraro da Cassino indica il dischetto, tra le vivaci proteste rossoblu’, durante le quali Cori rimedia anche un giallo. Dal dischetto va Madonia: per scomodare un grande del basket come Rasheed Wallace potremmo descrivere il rigore del biancazzurro con una frase che, nel mondo cestistico, è divenuta un must: ball don’t lie. E infatti la sfera bacia il palo e termina a lato. Prima del doppio fischio che pone fine alla prima frazione c’è ancora tempo per un’azione di Iannini che dall’out di sinistra mette in mezzo alla ricerca della testa di Madonia, trovando però solo quella di Tedeschi pronta a spedire in angolo.
La ripresa si apre con un’incursione di Ciancio che ruba palla a centrocampo e si avvia verso la porta avversaria, il recupero dei centrocampisti Lucani al momento del tiro impedisce all’ex Juve Stabia di calciare in porta: il Cosenza dimostra di essere in palla e pochi minuti dopo trova il raddoppio, quando Corsi vince un contrasto e serve Calderini il quale inganna Baiocco con un tiro sporco ma preciso che sembrerebbe spegnersi fuori ma che si insacca lentamente alle spalle del numero uno casalingo. Al 66′ c’è confusione in campo: punizione per il Matera, Bernardi chiede il secondo giallo per Fornito ma è lui, già ammonito, a rimediare il rosso per proteste; il signor Capraro però, prima della battuta del piazzato, torna sui suoi passi e manda sotto la doccia anche il centrocampista di Trebisacce: è dunque 10 contro 10 per questi ultimi 25 minuti. Al minuto 70′ succede di tutto: prima Ravaglia toglie dalla porta un colpo di testa di Cuffa esprimendo tutto il proprio potenziale di portiere, poi con Calderini a terra il Matera non butta la sfera fuori ed anzi trova il gol che gli permette di dimezzare lo svantaggio con Iannini. Al 75′ si nota che l’arbitro ha completamente perso il filo della partita: a Blondett viene segnalato un fallo molto dubbio, il centrale ex Doria protesta vivacemente ma non troppo, l’arbitro fa proseguire l’azione e, quando il tiro di Cuffa termina sul fondo, non perde tempo e sventola sotto il naso dell’oggi capitano rossoblu’ il secondo giallo: Cosenza in 9 e Cappellacci che toglie Alessandro per mettere dentro Zanini, dopo aver inserito anche Caccetta al posto di un acciaccato Calderini. I rossoblu’ però oggi non possono perdere, e su un break Criaco guadagna una punizione a metà tra l’area e l’out di sinistra: sempre il reggino batte, e Cori è superlativo nello stacco, andando a battere per la seconda volta personale Baiocco, stavolta con l’ausilio della traversa. Il signor Capraro, non contento di aver lasciato i silani in nove, espelle anche il tecnico Cappellacci per aver esultato troppo vivacemente. Al minuto 88′ Mosciaro viene smarcato da un bel lancio, salta un difensore con un aggancio bellissimo, mette a sedere Baiocco ma spedisce la sfera clamorosamente sul palo a neanche un metro dalla linea di porta. Manolo prova a rifarsi nei minuti di recupero, con un tiro a giro che sfiora il sette, ma è il Matera a trovare il 2 – 3 proprio poco prima del fischio finale: tiro di Madonia deviato con il braccio da Tedeschi: la sfera spiazza Ravaglia e, sulla linea di porta, Ciancio non riesce a rinviarla, ma la insacca nella propria porta. Il risultato, per ovvi motivi logistici, non può però cambiare e la partita termina 2 – 3 per un grandissimo Cosenza.
Torna alla vittoria in campionato, dunque, la squadra silana, capace di trovare i tre punti nella giornata più difficile dopo l’ultima vittoria datata 30 marzo [Cosenza – Gavorrano 1 – 0, Mosciaro, ndr]. Da qui, da questa splendida prestazione, bisogna ripartire, per permettere ai propri tifosi di sperare in una salvezza tranquilla, come pronosticato dal Presidente Guarascio ad inizio anno.
Francesco La Luna
MATERA – COSENZA 2 – 3
MATERA (3 -4 – 3): Baiocco; Faisca, Daiello, Di Noia; Guerra, Iannini, De Franco, Bernardi; Madonia, Albadoro, Gotti.
COSENZA (4 – 4 – 1 – 1): Ravaglia; Ciancio, Tedeschi, Magli, Blondett; Criaco, Corsi, Fornito, Alessandro; Calderini; Cori.
MARCATORI: 24′ pt e 34′ st Cori, 5′ st Calderini (C); 26′ st Iannini, 50′ st Ciancio (og) (M).
AMMONITI: Bernardi (M); Fornito, Corsi, Blondett, Cori (C)
ESPULSI: Bernardi (M); Fornito, Blondett (C).