Il Cosenza continua la sua marcia inarrestabile bloccando il Lecce in casa e continuando la striscia positiva al San Vito che dura ormai da un girone intero; ottima prova degli uomini di Roselli che incamerano la terza vittoria in cinque partite e si avvicinano inesorabilmente alla quota salvezza, fissata teoricamente alla fatidica quota 40. Vittoria importante soprattutto dal punto di vista psicologico, in quanto anzitutto permette ai rossoblu’ di affrontare la doppia trasferta Messina – Lamezia con una certa dose di tranquillità ed ottimismo, poi perché ottenuta contro una delle corazzate del campionato, infine per la storica rivalità che intercorre tra i due blasoni.
Roselli manda in campo la formazione tipo, ma ancora una volta cambia la coppia d’attacco: quindi tra i pali è Ravaglia, che festeggia – insieme a Tedeschi – la presenza numero 200 tra i professionisti; in difesa, da destra a sinistra, Corsi, Carrieri, Tedeschi, Ciancio; a centrocampo, nello stesso ordine, Criaco, Caccetta, Arrigoni, Statella; in avanti Calderini e De Angelis.
Dopo due 2′ di gioco il Lecce ci prova da calcio piazzato ma il colpo di testa di Lopez è tra le braccia di Ravaglia, che accoglie anche il tentativo dalla distanza di Moscardelli un minuto più tardi. Al minuto 10 Calderini fa il Maradona: prende palla a centrocampo, cambia passo, salta la difesa avversaria in toto e batte Caglioni con un diagonale perfetto, portando i Lupi in vantaggio. Al 17′ Lecce vicino al pareggio con un colpo di testa di Abruzzese su cui Ravaglia si supera, compiendo un miracolo che ha del meraviglioso; al 25′ è Embalo, dopo un’azione convulsa, a provare il tiro, ma il pallone esce di poco a lato.
La prima occasione netta dalla ripresa è allo scoccare del 14′, quando Mannini, innescato da sponda di Vagenin, manda la sfera fuori da ottima posizione. Il Cosenza regge bene e Bollini è costretto a mettere in campo Miccoli, mettendo la trazione ultra offensiva e andando vicino al pari con un bel tiro ad incrociare di Ebalo bloccato da Ravaglia, che neutralizza anche un tiro ben preparato dall’ex capitano del Palermo allo scadere degli incredibili 6 minuti di recupero concessi dalla terna arbitrale.
Il Cosenza porta a casa così un risultato insperato, che garantisce la quasi certa permanenza dei Lupi in categoria e che permette di concentrarsi sulla finale di Coppa Italia Lega Pro, la cui gara di andata sarà disputata l’8 aprile in quel di Como [Il ritorno sarà il 22 dello stesso mese al San Vito, ndr]. Il Cosenza è finalmente squadra, gruppo ed ha ancora fame: il Lupo non ha finito di sbranare.
Francesco La Luna
Ph: Maria Celeste Cupo
COSENZA 1 – 0 LECCE
MARCATORI: 10′ pt Calderini (C)
COSENZA: Ravaglia; Corsi, Tedeschi, Carrieri, Ciancio; Criaco (25′ st Zanini), Arrigoni, Caccetta, Statella (31′ st Fornito); De Angelis, Calderini (40′ st Tortolano). A disp: Saracco, Novello, Chidichimo, Cesca. All: Roselli.
LECCE: Caglioni; Diniz, Vinetot (28′ st Miccoli), Abruzzese; Mannini, Papini, Gomes (10′ st Salvi), Lopez; Manconi (1′ st Vagenin), Moscardelli, Embalo. A disp: Scuffia, Beduschi, Di Chiara, Lepore. All: Bollini.
TERNA ARBITRALE: Arbitro: Sig. Tardino di Milano; I Ass: Sig. Margini di Reggio Emilia; II Ass: Tamburini di Faenza.
CALCI D’ANGOLO: 3 – 5
AMMONITI: Vinetot (L), De Angelis (C)
RECUPERO: 0′ pt; 6′ st.