(C)Sala Stampa – A caldo ma non troppo: Guarascio, Ciancio, Roselli

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GUARASCIO: Se l’aspettava questa vittoria il Presidente? “Me l’aspettavo ma noi avevamo altri obiettivi e questa DSC_0688cosa è stata un po’ una sorpresa, diciamoci la verità”. Esonero di Cappellacci, arrivo di Roselli: la scelta si è rivelata esatta: “La scelta di Roselli è stata giustissima ma sapevamo già che lo era, da domani potremo iniziare a lavorare ai contratti per costruire qualcosa insieme, quello di stasera è un punto di partenza”. Il pubblico, una cornice da serie superiore stasera: “Un plauso ai tifosi, questo è il calcio che mi piace, in questi quattro anni stiamo rimettendo in vista qualcosa di importante. Stasera come il centenario? Sono due cose diverse, quella è stata la sintesi della storia, quella di stasera è stata un traguardo, una festa”. Si sa, i sogni possono essere anche il crocevia di realtà grandi: questo stadio nuovo? “Il progetto dello stadio nuovo è in cantiere da un po’, o meglio ne sto parlando da un po’ e se il sindaco è d’accordo ben venga”. Ultime osservazioni sulla Cabala e sui rinnovi: “Chi vince la coppa Italia va in serie B da cinque anni? Sarà anche solo di buon auspicio ma ci credo, è un traguardo possibile, il gruppo è stupendo e io vorrei confermare tutti in blocco”.

ROSELLI: Parole al miele quelle del mister per il gruppo: “Sono stati dei ragazzi fantastici, perché abbiamo passato come sapete dei momenti difficili e ci siamo meritate queste gioie tutti insieme, e solo noi con l’entusiasmo, con DSC_0690partite di alto livello e qualche obiettivo superiore possiamo portare tutta questa gente allo stadio”. Il futuro, le solite domande: “Io parlo di futuro come ne ho sempre parlato, io vorrei restare, deve decidere la società, la cosa importante è sempre iniziare qualcosa, questo è un gruppo che ha un futuro, c’è da tenere questo gruppo il più possibile, hanno delle qualità morali che sono venute fuori in un modo pazzesco ed in certi momenti era difficile, io sono proiettato a sabato perché voglio il nono posto”. Il Presidente ha dato per pronta la chiamata al Mister: “Se mi chiamano prima del direttore non risponderei, io sono sempre stato convinto che debbano essere lui ed il Presidente a scegliere l’allenatore”.

CIANCIO: Una stagione a rincorrere il gol, e per uno che di mestiere fa il terzino non è proprio il massimo: “Finalmente il gol è arrivato, la partita è andata bene, abbiamo portato il trofeo a Cosenza, e so che la città, i tifosi, la DSC_0691piazza ci teneva”. Uno che in carriera di gol non ne ha fatti molti (7 soltanto in gare di campionato), segnare un gol così dev’essere una sensazione indescrivibile: “Se mi avessero detto che avremmo vinto c’avrei creduto, forse c’avrei creduto un po’ di meno se mi avessero detto che avrei fatto il gol vittoria”. E questo tifo? “Il pubblico così l’avevo visto contro il Catanzaro, non capisco però perché vengano così tante persone solo nelle occasioni più importanti, vedere lo stadio pieno ti dà benzina per 300′, corri per loro e con loro.”

 

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

 

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