CATANZARO – È scoccata l’ora X: domani è il giorno del derby di Calabria, la partita più importante per il Catanzaro di Pancaro e per il Cosenza. A un girone di distanza dalla vittoria giallorossa al “Ceravolo”, la prospettiva delle due squadre si è invertita. I lupi, all’epoca in cerca di identità dopo l’avvento di Braglia in panchina, oggi viaggiano stabilmente in zona playoff. Per il Catanzaro invece, quel 2-1 che poteva segnare la rinascita sotto la guida di Dionigi, si è dimostrato in realtà un fuoco di paglia. Il Catanzaro ha disputato una stagione mediocre, con pochissimi acuti, che potrebbe essere parzialmente salvata dalla partita di domani. Vincere entrambi i derby di campionato potrebbe appagare la delusione dei tifosi.
Pancaro e lo 0-4 con il Catania
Ma al di là dei sentimenti, la partita di domani porta con sé risvolti più concreti: al Catanzaro servono tre punti come il pane per mantenere le distanze dalla zona playout. Ne è consapevole mister Pancaro, che non nasconde di aver preparato la gara del “Marulla” con dentro ancora il rimorso per il 4-0 subito dal Catania. «Ho digerito a fatica l’ultima sconfitta e per me non è stata una settimana semplice. Il derby però è una partita talmente importante che bisogna per forza guardare avanti. Anche perché ci servono i punti per la salvezza». Forte dell’esperienza da giocatore nei due derby più importanti d’Italia, quello di Roma e quello di Milano, Pancaro sa che tecnica e tattica potrebbero non bastare: «Oltre alla preparazione sul campo, domani c’è bisogno di carattere. Incontriamo una squadra ben organizzata ed esperta, perciò come minimo dovremo pareggiare le loro qualità».
Pancaro, le sue origini cosentine
Anche alla vigilia del derby, Pancaro mantiene il solito distacco e non si sbottona più di tanto con la formazione. Solo qualche indicazione generica sull’atteggiamento e sulla duttilità dei suoi: «Abbiamo provato diverse soluzioni, ci sono tante partite all’interno dei novanta minuti e noi dobbiamo essere preparati per affrontarle tutte quante. Il Cosenza in partita cambia spesso disposizione e noi dovremo reagire di conseguenza». Non può mancare infine una domanda più personale: Pancaro è originario di Acri, ci si potrebbe attendere un coinvolgimento emotivo più profondo per lui. Ma anche in questo caso, l’allenatore giallorosso risponde in maniera piuttosto fredda: «Non ho mai avuto rapporti particolari col Cosenza calcio, per cui per me non c’è niente di personale».
Domani il Catanzaro potrebbe riuscire a dare un senso a una stagione negativa. Prima del risultato, bisognerà dimostrarsi all’altezza della situazione. Lo scorso anno, con una rosa nettamente inferiore a quella avversaria, gli uomini di Erra erano riusciti a strappare un pareggio di puro orgoglio. Questo, di fatto, aveva riabilitato la squadra agli occhi dei tifosi anche a fronte del doloroso 0-3 del “Ceravolo”. Chi gioca col cuore non teme la sorte, recita un coro degli UC 73. I giocatori dovranno essere sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda.
I convocati per la gara con il Cosenza.
PORTIERI: Nordi, Marcantognini;
DIFENSORI: Cason, De Giorgi, Di Nunzio, Gambaretti, Nicoletti, Riggio, Sabato, Sepe, Zanini;
CENTROCAMPISTI: Badjie, Maita, Marin, Onescu, Spighi, Van Ransbeeck;
ATTACCANTI: Corado, Cunzi, Falcone, Infantino, Letizia, Puntoriere, Valotti.
Emanuele Mongiardo