LAMEZIA TERME (CZ) – Alla vigilia della presentazione della squadra alla città (ed in un momento in cui si stava cercando di farla “riavvicinare” affettivamente ai suoi tifosi), arriva per la Vigor Lamezia una tegola (non sappiamo in effetti se del tutto inaspettata) relativa all’ultimo filone dell’inchiesta Dirty Soccer nella quale il club biancoverde è tirato in ballo per due gare (con la Casertana in casa e con la Juve Stabia in trasferta quando era, appena 15 mesi fa, in Lega Pro) per le quali la Procura Federale, chiedendo il deferimento al Tribunale Nazionale Federale, non è stata affatto indulgente. Due le responsabilità dirette ed altrettante quelle oggettive per le quali ora il sodalizio di via Marconi dovrà mettere a punto una solida strategia difensiva. Se le richieste della Procura nel processo (che non si sa ancora quando si terrà) dovessero essere accolte, la Vigor Lamezia rischia la terza retrocessione in meno di due anni precipitando in Promozione. Se invece dimostrerà la sua estraneità allora si profilerà la sola responsabilità oggettiva ed in quel caso è prevista una sanzione in termini di punti da scontare e magari una multa. Insomma la prospettiva di retrocedere per la terza volta in meno di 24 mesi, potrebbe costituire un record per nulla invidiabile, da guinnes dei primati.
E menomale che in questi ultimi mesi, da ambienti vicini alla Vigor Lamezia o dagli stessi interessati all’indagine, è stata in qualche misura accreditata la tesi che per le due partite con Casertana e Juve Stabia, appunto facenti parte dell’ultimo filone di questa inchiesta (ed i cui deferimenti erano in effetti attesi da almeno sei mesi), difficilmente la Procura Federale per la Vigor avrebbe chiesto la condanna per la “diretta” limitandosi a richiederla per la “oggettiva”, “conscia“, evidentemente basando questo concetto su nulla di concreto, che di responsabilità diretta la Vigor ha già patito quasi 12 mesi fa ruzzolando prima in D e poi anche, per negligenze nelle proprie strategie, precipitando in Eccellenza. Certo è che, purtroppo, i tempi della giustizia, al di là della solidità o meno dell’impianto accusatorio (che sinora non si è dimostrato perdente), sono quelli che sono, ed in questo caso la beffa potrebbe essere atroce. Compito dei legali del Lamezia e del suo ex presidente Claudio Arpaia smontare le tesi della Procura, tesi che ad oggi allontanano ancor più la città ed i suoi tifosi da questa Società ed rendono ancor più invisi e odiati i suoi timonieri finanziari e tecnici di riferimento; i quali, a differenza di loro colleghi più scaltri, si sono lasciati invischiare in queste abominevoli faccende da perfetti dilettanti allo sbaraglio. E quindi che non ci si meravigli se questo porterà a conseguenze sportive in futuro ancor più tragiche di quanto non lo siano. Ovvio che l’auspicio è che il Lamezia riesca a porre un argine a questa ulteriore offensiva accusatoria della Procura della FIGC. E che questa caduta verticale si fermi. Perchè non se ne può proprio più.
Di seguito riportiamo lo stralcio del dispositivo della Procura Federale che riguarda esclusivamente il sodalizio biancoverde.
Il Procuratore federale, dopo aver esaminato gli atti di indagini, eseguiti dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, ed “espletata l’attività istruttoria in sede disciplinare”, ha deferito al Tribunale Federale Nazionale la società Vigor Lamezia, Claudio Arpaia, all’epoca dei fatti Presidente e legale rappresentante, Fabrizio Maglia, all’epoca dei fatti Direttore sportivo, e Felice Bellini, in qualità di responsabile marketing.
Le gare sotto accusa per la Vigor Lamezia sono quella contro la Casertana del 25 aprile 2015 (1-2), e quella contro la Juve Stabia del 3 maggio 2015 (4-2).
In particolare Claudio Arpaia e Felice Bellini sono stati deferiti “per avere, prima della gara Vigor Lamezia-Casertana del 25-04-2015, in concorso fra loro, con altri soggetti non tesserati ed altri allo stato non identificati, posto in essere atti diretti ad alterare lo svolgimento ed il risultato della gara suddetta, prendendo contatti ed accordi diretti allo scopo sopra indicato”.
Bellini, inoltre è stato deferito anche per “avere effettuato scommesse sulla gara Vigor Lamezia-Casertana ed anche per aver violato il dovere di informare senza indugio la Procura Federale, omettendo di denunciare i fatti riguardanti la gara predetta”. La società Vigor Lamezia è stata deferita, inoltre, per la gara in questione sia per “responsabilità diretta” per quanto riguarda Arpaia, chee per “responsabilità oggettiva”, per quanto riguarda Bellini.
Per quanto riguarda Juve Stabia-Vigor Lamezia il procuratore ha deferito, oltre ad Arpaia e Bellini, anche il ds Fabrizio Maglia, perché “in concorso tra loro, con altri soggetti non tesserati ed altri allo stato non identificati, posto in essere atti diretti ad alterare lo svolgimento ed il risultato della gara suddetta, prendendo contatti ed accordi diretti allo scopo sopra indicato”. La società biancoverde è stata deferita per “responsabilità diretta” per quanto contestato ad Arpaia, e per “responsabilità oggettiva” per gli addebiti contestati a Bellini e Maglia.
Francesco Caruso