Coronavirus, il Coni ha deciso: sport fermo fino al 3 aprile

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Malagò

COSENZA – A seguito del Consiglio Direttivo svoltosi in conference call questa mattina, la Lega Nazionale Dilettanti ha deciso di sospendere tutta l’attività dilettantistica fino al 3 Aprile 2020. «E’ una decisione importante ma dovuta – così Saverio Mirarchi, Presidente LND Calabria –. Siamo la base del calcio dove i valori sociali prevalgono su tutto e per questo ritengo giusto sospendere l’attività fino al 3 Aprile, pronti a ripartire più forti di prima». Con successive comunicazioni ufficiali verranno rese note le nuove date dei calendari, fermo restando la necessità di riprendere da dove si è sospeso.

LA DECISIONE DEL CONI:

Ed in serata, dopo la riunione indetta dal presidente del CONI Giovanni Malagò, e alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle Federazioni degli Sport di Squadra, unitamente al Segretario Generale Carlo Mornati, è arrivata la decisione del massimo organo nazionale sportivo. Il CONI all’unanimità ha stabilito che:

  1. tutte le decisioni prese dalle singole FSN e DSA fino ad oggi sono da considerarsi corrette e nel pieno rispetto delle norme e delle leggi emanate e attualmente in vigore;
  2. sono sospese tutte le competizioni sportive degli sport di squadra, ad ogni livello, fino al 3 aprile 2020;
  3. per ottemperare al punto sopra descritto, viene richiesto al Governo di emanare un apposito DPCM che possa superare quello attuale in corso di validità;
  4. di chiedere alle Regioni, pur nel rispetto dell’autonomia costituzionale, di uniformare le singole ordinanze ai decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di non creare divergenti applicazioni della stessa materia nei vari territori;
  5. viene altresì richiesto al Governo di inserire anche il comparto sport, sia professionistico sia dilettantistico, nell’annunciato piano di sostegno economico che possa compensare i disagi e le emergenze che lo sport italiano ha affrontato finora con responsabilità e senso del dovere, rinunciando in alcuni casi particolari allo svolgimento della regolare attività senza possibilità di recupero nelle prossime settimane a causa di specifiche temporalità delle manifestazioni.

 

 

 

 

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