REGGIO CALABRIA – L’ultima partita della stagione per la Reggina è una sorta di passerella davanti ad un Granillo in festa per la salvezza, giunta in anticipo nonostante la stagione travagliata. Con la mente sgombra e senza pressioni, gli amaranto tirano fuori una prestazione di ottimo livello che diverte il numeroso pubblico, accorso sulle gradinate anche grazie al prezzo simbolico dei tagliandi, deciso dalla società. Avvio scoppiettante della squadra di Zeman. Dieci minuti sul cronometro e la Reggina sblocca la situazione. Botta pesca Bianchimano, l’attaccante lascia sul posto Carillo e si presenta davanti a Gomis. Conclusione precisa e palla in rete. Giusto il tempo di rimettere la palla al centro e la Reggina trova il raddoppio con Coralli, lesto a deviare da pochi passi su traversone di Cane. Per la Paganese è una mazzata. Gli ospiti faticano a recuperare il bandolo della matassa mentre nel frattempo Zeman perde Botta a causa di un problema muscolare. Al suo posto si rivede Mazzone. Anche i campani sfiorano la marcatura con un bel destro di Mauri carico d’effetto. Licastro è battuto ma il pallone sbatte contro il palo. La Paganese allora schiaccia sull’acceleratore ed accorcia le distanze. Punizione di Tagliavacche dalla destra, arriva Alcibiade che da distanza ravvicinata fa centro. Alla mezz’ora Caruso pareggia, risolvendo una mischia furibonda in area, accesa da un cross basso e teso di Reginaldo. Nella ripresa la Paganese riesce addirittura a completare la rimonta, siglando la rete del 2-3 con un pallonetto di Zerbo. Maesano però rimette a posto le cose fissando il risultato sul 3-3. Ma non è finita. Tripicchio approfitta di un grave errore di Gomys e cala il poker per il rocambolesco 4-3. Dopo il triplice fischio è grande festa in campo e sugli spalti.