CATANIA – REGGINA 4-1
CATANIA (4-3-1-2): Pisseri; Calapai, Aya, Silvestri, Marchese; Rizzo (41′ st Angiulli), Bucolo (28′ st Carriero), Biagianti; Sarno (28′ st Llama), Di Piazza (28′ st Curiale), Marotta (41′ st Manneh). In panchina: Bardini, Lovric, Liguori, Lodi, Brodic, Baraye, Valeau, Carriero. All.: Sottil
REGGINA (3-5-2): Confente; Conson, Gasparetto, Solini; Salandria, Zibert (17′ st Marino), De Falco, Strambelli (17′ st Ungaro), Procopio (1′ st Baclet); Bellomo (26′ st Tulissi), Doumbia (26′ st Martiniello). In panchina: Farroni, Vidovsek, Seminara, Sandomenico, Ciavattini, Pogliano, Redolfi. All.: Cevoli
ARBITRO: Ayroldi di Molfetta
NOTE: Ammoniti: Strambelli (R), De Falco (R), Sarno (C), Curiale (C). Recupero: 1′ pt, 4′ st
MARCATORI: 16′ Sarno (C), 18′ Salandria (R), 36′ aut.Gasparetto (C), 56′ Di Piazza (C), 80′ Marotta (C)
CATANIA – Finisce a Catania l’avventura della Reggina ai playoff. Si sperava che in partite secche il talento dei singoli avrebbe avuto un altro peso rispetto a un campionato in cui gli amaranto non hanno mai avuto continuità, soprattutto nella prestazione. Purtroppo però contro il primo vero avversario di livello gli uomini di Cevoli si sono sciolti.
La tensione è palpabile già dai primi minuti. Probabilmente vista la storia della stagione è il Catania la squadra che ha di più da perdere. Sarno lo percepisce e già dopo pochi secondi va muso a muso contro Strambelli: entrambi si beccano un giallo. Gli etnei prendono il comando delle operazioni e la Reggina abbassa il baricentro. Biagianti ci prova da fuori ma Confente blocca. Gli amaranto sono troppo imprecisi e non riescono mai a risalire il campo, così al 16′ il forcing offensivo dei padroni di casa dà i suoi frutti: Sarno parte in conduzione da centrocampo, salta tutta la retroguardia calabrese, entra in area e supera il portiere. Un vantaggio effimero, che dura un paio di minuti: dal nulla infatti Doumbia conquista il fondo e crossa sul secondo palo per Salandria, che alla prima sortita offensiva degli ospiti firma il pari. Anche stavolta, senza meritare particolarmente, la Reggina si rimette in carreggiata. Il Catania ovviamente schiuma di rabbia e ci prova anche di testa con Silvestri. Il vantaggio però giunge solo al 36′, quando il karma ripaga i precedenti sforzi offensivi: Marchese mette in mezzo per Di Piazza che allunga il pallone sul petto di Gasparetto. Il difensore involontariamente appoggia nella propria porta. Agli uomini di Cevoli non bastano gli spunti di Bellomo e Strambelli; il primo tempo si chiude sul 2-1.
Nel secondo tempo la Reggina passa al 4-3-1-2 e prova a rendersi più propositiva. Il Catania però non fatica a creare e al 53′ Marotta solo davanti a Confente spreca il match ball. Ancora una volta però ci penseranno i distratti difensori amaranto a propiziare il gol: De Falco regala palla agli etnei e Marotta e Di Piazza confezionano il 3-1. La partita virtualmente si chiude qua. La Reggina reclama per un mani di Sarno in area, ma l’arbitro resta impassibile. Così a dieci minuti dal termine arriva il definitivo 4-1: Curiale va via sulla fascia e mette in mezzo dove Marotta non sbaglia.
Termina così una partita in cui la Reggina, come in quasi tutto il campionato, non ha mai dato l’impressione di poter mettere in difficoltà l’avversario. Stavolta non è bastato neanche il talento dei singoli perché la squadra non ha dato a Strambelli e Bellomo la possibilità di brillare. Con un potenziale tecnico così elevato si deve necessariamente ripartire da idee più chiare in fase offensiva.