Fioretti-Gol: la Vigor pareggia, ma Torcasio lascia

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Pari alquanto beffardo per Giannusa e compagni. Nel post partita Torcasio annuncia le dimissioni

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Era quasi fatta: a inizio ripresa il gol del lametino Fioretti crea i presupposti per la prima, agognata vittoria dei padroni di casa. Poi, a pochi minuti dal novantesimo, la doccia gelata: il rigore (contestatissimo) di Iannello va a riportare in parità le sorti del match.

Molti i rimpianti a seguito di un match che la Vigor, dopo il vantaggio, dava l’idea di poter chiudere, approfittando di un avversario psicologicamente tramortito dal momentaneo svantaggio.

Scesa in campo senza gli esperti Malerba, Manganaro e Marino, inizialmente in panchina,  la squadra di Gatto (furioso a fine match per la decisione relativa al rigore subito) non riesce infatti a sfruttare le occasioni successive alla rete del 9 di casa e capitola all’87esimo dopo aver indietreggiato eccessivamente il proprio baricentro. 1 a 1 finale e primo, misero punticino ottenuto in campionato.

Nel frattempo assume contorni sempre più drammatici la situazione in seno ai vertici del sodalizio di Via Marconi. Ecco quanto affermato dal presidente Torcasio a fine partita: “Quando a maggio ho assunto la guida della società, sapevo benissimo che mi stavo imbarcando su una nave in tempesta. L’uragano che l’ha travolta si chiamava Dirty Soccer, che aveva spazzato via tutto quello che c’era. In questi mesi ho cercato di lavorare in due direzioni: preservare di fronte alla giustizia sportiva la Vigor Lamezia e garantire un futuro a questa società. Nel primo caso ho dovuto fare i conti con qualcosa che non c’entra nulla col calcio. Non lo dico io: basta rivedere il film del processo sportivo, fino alle richieste di assoluzione da parte della procura del CONI, per capirlo. Qualcuno ha deciso che la Vigor Lamezia dovesse pagare e così è stato. Sul secondo fronte, invece, ho impiegato tutte le mie risorse economiche e personali, soldi e tempo personale sottratto ai miei affetti ,al mio lavoro, ma soprattutto a mio figlio. Mi sono buttato in questa situazione con voglia ed entusiasmo. Ho commesso sicuramente degli errori, ad iniziare dal non allestire una squadra da subito che potesse tranquillamente fare una buona e serie D, speranzoso e convinto di una riammissione in Lega Pro. Ma ho sempre pensato che gli errori li commette chi lavora. Chi non fa nulla non sbaglia mai. Dopo la sentenza del CONI ho incontrato gli altri soci. Purtroppo nessuno ha dato la disponibilità ad affiancarmi e aiutarmi nel progetto di rilancio della Vigor Lamezia. Un progetto che richiede grossi impegni economici che, da solo, non posso affrontare. È per questo motivo che rassegno le mie dimissioni da presidente della Vigor Lamezia. Lunedì o martedì consegnerò ufficialmente la squadra al sindaco Paolo Mascaro, affinché possa trovare nuovi investitori. Vado via sentendo il peso morale di lasciare la squadra in questa situazione. Non era questo ciò che sognavo. Ma a questo punto è giusto che se c’è qualcuno più bravo di me, e del gruppo che in questi anni ha retto le sorti della società, si faccia avanti senza avere alcun ostacolo davanti a sé. Io porterò sempre la Vigor nel cuore.

Insomma: a Lamezia piove sul bagnato.

GIACINTO MORELLI

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