Franco Viola, il calcio e il Castrovillari

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TAURIANOVA (RC) – Ci sono delle assenze che si fanno sentire più delle parole. Come quella di Franco Viola, uno degli allenatori più esperti, e vincenti, fra quelli che quest’anno non ha trovato collocazione in panchina. Negli ultimi mesi ha parlato poco o nulla, ma a Ottoetrenta.it ha raccontato il perchè della sua momentanea assenza in Eccellenza. E la chiacchierata ha offerto spunti interessanti.

Un’assenza importante

«Semplicemente non ho ricevuto domande che potevano soddisfare quello che io cercavo» esordisce Viola che poi spiega così il perchè lui ed altri allenatori illustri ad inizio stagione non erano partiti con nessuna squadra: «Sarà il ricambio generazionale, oppure nel mio caso i presidenti hanno paura per il mio corrispettivo economico». E sul calcio di oggi fa un’amara riflessione: «Adesso i nuovi presidenti imprenditori che vivono il calcio come se fosse la loro azienda, spendono molto per alcune cose ed altre vengono trascurate. Poi la figura dell’allenatore viene denigrata. Assistiamo a presidenti che si assurgono a direttori sportivi, direttori sportivi che si assurgono a allenatori. Sta mancando il fatto che ognuno faccia ciò che deputato a fare».

Progetti futuri

Il tecnico di Taurianova ha le idee chiare anche sul tipo di progetto futuro che sposerebbe. «Sono alla ricerca di una società forte, di un gruppo che vuole fare le cose per bene e vincere. E’ già successo che io abbia preso una panchina in corso d’opera, perciò se ci fossero le condizioni perchò no. Del resto sono uno che vive in maniera passionale il calcio e credo nei suoi valori. Così anche nel calcio credo nella meritocrazia e che le persone non si possono comprare col denaro: chi merita con me gioca, chi è figlio di ds se non merita non gioca».

La sorpresa Cotronei

Ci confessa quindi di star seguendo poco le vicende del campionato. «Mi sono un po’ estraniato. Posso dire che non mi pare sia un campionato eccezionale quest’anno. Sorprese? Il Cotronei sicuramente sta facendo bene però bisogna capire quali sono i suoi meriti del Cotronei e quali i demeriti degli altri».

Capitolo Castrovillari

E alla domanda su cosa ne pensa del momento attuale del “suo” Castrovillari, squadra che ha portato due volte a vincere i play off regionali, Viola risponde: «Calcisticamente parlando è la mia secondo pelle ma mi hanno insegnato a non far del bene se non si ha il coraggio di sopportare l’ingratitudine. E’ un club sempre indeciso sul da farsi e quindi non riesce ad assestarsi in un campionato che gli compete come la serie C o l’Interregionale». Un po’ provocatoriamente gli chiediamo quindi se i rossoneri potrebbero rivincere i play off senza Viola alla guida, ma lui senza cadere nella provocazione risponde con signorilità: «Ci sarà qualcuno molto più bravo di Franco Viola».

E la Palmese…

Infine una battuta sulla Palmese, altra sua ex squadra che forse, viste le recenti difficoltà, avrebbe potuto puntare sul tecnico ex Castrovillari, Villese e Scalea. «Ho un rapporto amicale importante con il presidente Carbone però può darsi che lui cerchi altro».

 

 

 

 

 

 

 

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