Il Catanzaro rischia ma vince: 3-2 sulla Casertana

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CATANZARO (3-4-3): Furlan; Riggio, Figliomeni (1′ st Eklu), Nicoletti; Statella, Maita, Iuliano (11′ st Ciccone), Favalli; Fischnaller (11′ st De Risio), Bianchimano (11′ st D’Ursi), Giannone (30′ st Posocco). In panchina: Elezaj, Pambianchi, Signorini, Kanoute, Nikoloupulos, Lame, Mittica. All.: Auteri

CASERTANA (4-3-3): Adamonis; Blondett, Rainone, Lorenzini, Meola; Romano (1′ st Santoro), Vacca, De Marco; Padovan, Castaldo, Zito (31′ pt Mancino). In panchina: Zivkovic, Matese, Longobardo, Moccia All.: Esposito

ARBITRO: Francesco Meraviglia di Pistoia (Assistenti: Abruzzese, Gregorio)

NOTE: Ammoniti: Blondett (CE), Maita (CZ), Statella (CZ), Eklu (CZ). Recupero: 4′ st

MARCATORI: 15′ pt Figliomeni (CZ), 25′ pt e 45′ pt Bianchimano (CZ), 15′ st e 22 st Castaldo (CE).

 

CATANZARO – Auteri l’aveva detto: nei novanta minuti si giocano più partite. Il Catanzaro lo ha imparato sulla sua pelle. Avrebbe potuto scottarsi, ma per fortuna Furlan e le poche idee della Casertana hanno impedito al fuoco rossoblu di propagarsi. Un peccato dover passare il secondo tempo in apnea dopo aver regalato al pubblico 45′ sinceramente di un’altra categoria rispetto al resto della Serie C, in cui Catanzaro e Casertana non sembravano giocare neanche allo stesso sport.

Le gerarchie sono chiare sin dai primi minuti. Il Catanzaro, con gli occhi iniettati di veleno per vendicare la sconfitta dell’andata, si impadronisce del campo e soffoca nella propria metà campo il 4-5-1 della Casertana. I giallorossi sfondano soprattutto a destra, dove Giannone e Statella triangolano con continuità e guadagnano sistematicamente il fondo. Da una combinazione tra i due nasce l’angolo del primo gol. Giannone stesso calcia a rientrare verso il secondo palo dove la svirgolata di Fischnaller favorisce la deviazione di Figliomeni. Il vantaggio accende stadio e squadra. Fioccano le combinazioni palla a terra, col Catanzaro bravo a far girare palla da un lato all’altro, soprattutto da sinistra verso destra, per colpire la Casertana sul lato debole. Così nasce il secondo gol di Bianchimano, figlio di un tiro di Favalli deviato da Adamonis sui piedi dell’attaccante giallorosso. Il terzo invece è un contropiede che nasce da un angolo battuto male dalla Casertana negli ultimi minuti del primo tempo. Giannone scappa verso l’area e giunto al limite serve l’ex Reggina che supera agilmente il portiere.

Ma al netto del gioco e delle grandi individualità, il Catanzaro domina il primo tempo a partire dal pressing alto. I padroni di casa aggrediscono il giro palla casertano già nella sua fase germinale. Un’attitudine evidente anche dopo aver perso il pallone: il Catanzaro non scappa all’indietro ma accorcia in avanti, provando a riconquistare il possesso nei secondi immediatamente successivi alla perdita, con almeno un paio di uomini in zona palla. Nel secondo tempo però, improvvisamente l’atteggiamento difensivo muta. Figliomeni si fa male e si passa al 4-3-3, con Eklu inserito da mezzala destra, Nicoletti e Riggio centrali e Statella e Favalli terzini. Un po’ per la volontà di Auteri di sfruttare il contropiede e un po’ per il nuovo sistema che non offre i soliti riferimenti per il pressing il Catanzaro smette di pressare. Il giro palla della Casertana ora è al sicuro e i rossoblu alzano il baricentro. Così, un gran pallonetto di Castaldo che sorprende Furlan su cross di Mancino toglie improvvisamente la terra da sotto i piedi del Catanzaro. Dopo il 3-1 i giallorossi sono bassi e confusi, Eklu sente troppo la pressione e gestisce male il pallone, mentre i terzini ospiti stazionano stabilmente nella trequarti avversaria. Così, i difensori si distraggono su un’innocua punizione da metà campo e Castaldo si ricava lo spazio per il tiro da fuori e batte il portiere sul secondo palo. Per fortuna Furlan è super reattivo al 75′, quando dopo un corner Blondett si ritrova il pallone sui piedi ma non riesce a superare l’estremo difensore giallorosso.

Il Catanzaro, in modalità sopravvivenza, resiste e sfiora anche il 4-2 con Maita che dopo una serpentina entra in area e calcia sopra la traversa. Finisce così una partita che il Catanzaro avrebbe dovuto chiudere totalmente in un altro modo. Bisognerà fare tesoro di questa partita perché bisogna sempre interpretare al meglio i momenti della partita. La crescita passa anche da qui.

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