Il ciclista Francesco Reda sale in cattedra

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CASSANO ALLO JONIO (CS) – Lo sport entra nelle scuole di Cassano All’Ionio. Con il patrocinio del Comune di Cassano All’Ionio, guidato dal Sindaco Giovanni Papasso, infatti, mercoledì 10 ottobre, con inizio alle ore 11 presso l’Aula Magna della scuola Media “G. Troccoli” di Lauropoli, si parlerà di ciclismo con un corridore professionista. Francesco Reda, infatti, ciclista rendese con alle spalle già tre partecipazioni al Giro d’Italia, una al Tour de France ed ad altre corse internazionali, spiegherà ai ragazzi l’importanza dello sport nella vita di ogni giorno. Oltre al corridore Francesco Reda, parteciperanno al dibattito: il Sindaco di Cassano All’Ionio Giovanni Papasso, la dirigente scolastica Emilia Amalia Mortati, il giornalista Pasquale Golia, da quattro anni inviato alle grandi corse internazionali e l’assessore municipale allo sport Valentina. L’incontro sarà moderato dal giornalista Vincenzo La Camera. Un progetto, quello volto a far entrare lo sport nelle scuole, attraverso la testimonianza diretta dei protagonisti, volto ad accompagnare i ragazzi nella loro crescita. Lo sport, inteso non solo nel suo aspetto agonistico, è vera palestra di vita, ancor di più il ciclismo. Francesco Reda, commentando l’iniziativa in programma per mercoledì 10 ottobre ha così spiegato: “ Non vedo l’ora di raccontare la mia esperienza ai ragazzi di Lauropoli ed aiutarli a capire quanto sia importante fare sport. Per quel che mi riguarda posso dire che il ciclismo è stato una ragione di vita, è stato il mio sogno, la mia passione. Non sono un campione, eppure non ho mai avuto dubbi né rimpianti perché il mio unico obiettivo era correre e anche solo vincere una corsa all’anno mi ripagava di dodici mesi di duro lavoro. Per me non è stato difficile conciliare scuola e ciclismo, perché la motivazione era tanta e tale per cui nessun sacrificio mi spaventava. Anche quando i compagni di classe mi prendevano in giro perché non uscivo il sabato sera per non fare tardi avendo una gara il giorno dopo, a me non importava. Lo sport mi ha dato delle direttive importanti e mi ha insegnato tante cose che mi sono servite anche giù dalla bici. Ho imparato per esempio che il gioire per le vittorie altrui è forse la gioia più duratura perché ti fa sentire parte di una squadra, di un gruppo e questo ti ripaga di ogni rinuncia».

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