Il Circolo Velico, nel progetto di riqualificazione presentato alla SUAP, ha proposto l’eliminazione delle barriere architettoniche esistenti fino ad oggi.
Un progetto unico in Calabria e, tra i pochi esistenti in Italia, che vuole rappresentare il nuovo volto del Circolo Velico presieduto dal dott. Carlo Colella che ha sottolineato come l’impegno non è solo nei confronti dello Sport, ma anche del sociale. La struttura che permetterà le operazioni di imbarco e sbarco è composta da due piccole panchine a luce libera con un argano girevole a 360° fissato su una panchina.
Un meccanismo collaudato che rappresenta , secondo tutti i tecnici esperti in materia di disabilità, una opportunità per i disabili e un servizio alternativo importante.
Il progetto ha bisogno di una sollecitazione per creare tra gli Enti preposti alla autorizzazione una SENSIBILIZZAZIONE , anche perché le dichiarazioni sulla sicurezza della vita a mare , nella pratica attuazione burocratica cozzano con un iter burocratico farraginoso che discrimina chi vive il problema della disabilità.
Per tale motivo, la Provincia di Reggio Calabria, da sempre sensibile al problema sulla disabilità, intende rendersi promotrice di una riunione operativa tra gli Enti preposti per superare i ritardi e consentire alla Suap di concludere il percorso autorizzatorio necessario . il Mds Tito Messineo, Presidente del CIP Calabria, aderisce con compiacimento e soddisfazione alla iniziativa offrendo la propria disponibilità al fine di risolvere i problemi inerenti alla attività velistica paraolimpica e invoca una maggiore sensibilità per gli impianti che ancora non dispongono di strutture e attrezzature adeguate e specifiche per la disabilità.
Il Presidente della FIV della Calabria avv. Fabio Colella è felice di questa impostazione perché nella vela non esistono diversità, inoltre ha spronato a velocizzare le pratiche perché potrebbero essere disponibili risorse che, altrimenti, non potrebbero più essere utilizzate. “L’handicap- asserisce l’avv. Fabio Colella- deve essere vissuto come normalità e questa operazione è un tassello che si va ad aggiungere. In questo momento di crisi e di abbandono delle Istituzioni verso i problemi dello Sport, vengono chiesti sacrifici alle Società Sportive che già li fanno quotidianamente. Bisogna solo verificare se l’impegno di alcune istituzioni è solo verbale o sostanziale.”