Il Cosenza è un fantasma ed il Barletta ne approfitta

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Il Cosenza più brutto di questa stagione – comprendendo amichevoli e Coppa Italia – prende tre schiaffoni dal Barletta e si risveglia dal sonno profondo in cui è calato dal 1′ al 90′ – recupero incluso –  di questo match. Cappellacci dovrà sicuramente cambiare qualcosa, perché la piazza è impaziente – chi conosce Cosenza sa come funziona – e la squadra gioca davvero davvero male. Unici da salvare Calderini, Corsi e Criaco, mentre assolutamente rimandata la retroguardia in toto.

Cappellacci presenta la squadra con il classico 4 – 3 – 3: assente Sperotto, fermato da una lesione di primo grado che lo terrà ai margini sino al match con la Lupa Roma, ritorna titolare Bertolucci, coadiuvato da Ciancio a destra e con Magli e Blondett al centro; confermati centrocampo ed attacco della sfida contro il Foggia, mentre tra i padroni si segnalano gli ex Biancolino (23 reti con la maglia rossoblu’ in due stagioni) e De Rose (perno del centrocampo silano per cinque annate, prima con Rigoli e poi con Toscano, compresa la parentesi Glerean)

Al ventiduesimo padroni di casa in vantaggio: azione sul versante di sinistra, cross di Quadri, la palla danza davanti all’area piccola, Ravaglia non esce per due volte costringendo Arrigoni a spazzare alla meno peggio: appena al limite dei sedici è appostato Branzani, subentrato all’infortunato Legras, tira come può col pallone che colpisce la parte interna del palo e finisce alle spalle del numero uno silano. Al minuto 26 Criaco batte dalla trequarti sinistra un ottimo piazzato, Cori tutto solo sciupa tirando in bocca a Liverani: il segnalinee, però, aveva già alzato la bandierina per una posizione irregolare dello stesso numero nove cosentino. Per la seguente palla gol silana bisogna attendere il minuto 42 quando, sempre dalla stessa zolla di prima, ancora Criaco la mette dentro per Cori che spizza di testa: autentico prodigio di Liverani che fa disperare il nove silano prima ancora dell’alzarsi della bandierina del guardalinee.

La ripresa inizia con una grande occasione per il Cosenza dopo sette minuti: su un’azione speculare a quella del gol casalingo, Corsi arriva dalle retrovie e spara un missile che terminerebbe in rete se Liverani non volasse a togliere il pallone dal sette, inchiodando così il risultato sull’ 1 – 0. Il Cosenza passa quasi ad un 3 – 4 – 3 di non possesso, che in fase di attacco diventa una sorta di 2 – 5 – 3 da calcio balilla, con Arrigoni basso a giostrare palla ed i terzini alti sulla linea dei centrocampisti. L’esperimento di difesa a tre dura però pochissimo, se è vero che l’unica occasione da ravvisare è quella di Fall fermato, in uno contro uno, per un intervento irregolare su Magli. Cappellacci allora cambia, gettando nella mischia Mosciaro e Sassano che rilevano Cori ed Alessandro, assolutamente impalpabili. I cambi però non sortiscono alcun effetto ed anzi sono i pugliesi a raddoppiare: lancio sulla sinistra con Floriano che sfugge a Ciancio ed insacca anticipando Ravaglia. Ormai la retroguardia rossoblu’ ha completamente perso il lume, e poco ci manca che il ventitreenne Fall non faccia tris in pallonetto su una dormita generale del trio Ravaglia – Magli – Blondett. Quando tutto sembra scorrere verso un triste finale, la partita assume contorni grotteschi: Magli e Blondett ancora dormono, Ravaglia atterra Floriani all’interno dei sedici ed è rigore ed espulsione per il numero uno rossoblu’: il Capp ha terminato i cambi ed in porta va Angelino Corsi, che non riesce a neutralizzare il rigore di Radi. Dopo cinque minuti di recupero termina così una sfida davvero da horror per i supporters silani, che hanno visto la propria squadra commettere errori da CSI. Bisognerà vedere quali contromisure adotterà Cappellacci per arginare i prossimi avversari della Lupa Roma, squadra nettamente in forma, che arriverà al San Vito settimana prossima. Per ora bisogna rassegnarsi alla dura realtà dell’incapacità di competere in questo campionato.

Francesco La Luna

 

BARLETTA – COSENZA 3 – 0

BARLETTA (4 – 3 – 3) Liverani; Zammuto (31′ st Regno), Radi, Stendardo, Cortellini; Quadri, De Rose, Legras (13′ pt Branzani); Floriano, Venitucci, Biancolino (9′ st Fall).

COSENZA (4 – 3 – 3) Ravaglia; Bertolucci, Magli, Blondett, Ciancio; Arrigoni, Corsi, Criaco (31′ st Tortolano); Calderini, Cori (16′ st Mosciaro), Alessandro (25′ st Sassano).

MARCATORI: Branzani 22′ pt, Floriani 26′ st, Radi 45′ st (R).

AMMONITI: Fall, Branzani (B); Magli (C)

ESPULSI: Ravaglia (C)

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