CHIEVO-CROTONE 1-2
CHIEVO (4-3-1-2): Seculin; Frey, Dainelli, Gamberini (19′ Spolli), Cacciatore; Castro, Radovanovic, de Guzman; Birsa (13′ st Meggiorini); Pellissier, Inglese (38′ st Gakpé). A disposizione: Sorrentino, Pavoni, Cesar, Bastien, Depaoli, Izco, Kiyine, Gakpé. Allenatore: Maran
CROTONE (4-4-2): Cordaz; Rosi, Ceccherini, Ferrari, Martella; Rohden (15′ st Nalini), Capezzi (35′ st Barberis), Crisetig, Stoian; Trotta, Falcinelli (42′ st Sampirisi). A disposizione: Festa, Viscovo, Claiton, Dussenne, Suljic, Acosty, Kotnik, Simy. Allenatore: Nicola
ARBITRO: Calvarese
MARCATORI: 6′ st Ferrari, 12′ st Pellissier, 37′ st Falcinelli
NOTE – Ammoniti: Castro, Radovanovic, Ceccherini, Rosi. Recupero: 0 e 5′
VERONA – Diego Falcinelli regala al Crotone la possibilità di sognare ancora un futuro migliore, poco importa se nell’esultanza capita un piccolo incidente. Una magia del centravanti permette ai calabresi di sbancare il “Bentegodi” e di trovare la prima vittoria in trasferta della storia del club in Serie A, ma soprattutto di tornare a cinque lunghezze da un Empoli che è ormai parcheggiato a quota 22 punti in classifica e da lì non si muove dal 5 febbraio. Per il Chievo è un ko indolore, con la permanenza in A già in archivio da tempo.
Seculin è la novità nell’undici del Chievo, Sorrentino si accomoda in panchina e applaude l’ottimo primo tempo del suo giovane collega, decisivo in diverse occasioni. I 45 minuti iniziali sono tutti dei portieri, visto che Cordaz tiene a galla i suoi con due interventi provvidenziali nei primi tre giri d’orologio: parata comoda sulla botta centrale di Inglese, miracolo sul tuffo di testa di Pellissier, respinto addirittura con il ginocchio. Assorbito lo sbandamento iniziale, il Crotone cresce, preso per mano dalla grinta del tandem d’attacco Trotta-Falcinelli. Quest’ultimo è il primo a rendersi pericoloso tra i pitagorici, con una deviazione in acrobazia che termina a lato. Il 4-4-2 lineare ma ordinato di Nicola mette in crisi il Chievo, salvato da Seculin per tre volte dal 23′ al 26′, con due belle parate su Rohden e Trotta. I padroni di casa si riaccendono nel finale, cogliendo segnali di rinascita da Castro, che dopo 40 minuti da dimenticare va vicino al vantaggio con un mancino a giro di poco a lato. L’ex Catania ha metri davanti a sé in apertura di ripresa ma spara malamente a lato, gli ospiti ne approfittano sul ribaltamento di fronte: Trotta impegna Seculin, dall’angolo seguente Ferrari insacca il gol del vantaggio con una schiacciata aerea chirurgica, aiutata dalla dormita del duo Cacciatore-Inglese.
Trotta è ispirato ma impreciso, all’ottavo alza troppo la mira sull’invito del sempre attivo Falcinelli. Quando di testa trova il raddoppio, su bel cross di Martella, il centravanti viene frustrato dal guardalinee, che ne segnala correttamente il fuorigioco. Nel miglior momento del Crotone, il Chievo agguanta il pareggio. Castro fa quel che vuole sulla sinistra e pennella sul palo lontano, Pellissier è un rapace che di testa gela Martella e Cordaz. Maran e Nicola vogliono vincere: il primo richiama l’opaco Birsa per Meggiorini, il secondo inserisce Nalini per Rohden. Gli ospiti sembrano alle corde, Castro di testa centra il palo su cross di Cacciatore, poi Rosi regala palla a Inglese in piena area, ringraziando il centravanti per il mancino fuori misura. Otto minuti alla fine: punizione Chievo dalla trequarti, il Crotone libera i sedici metri e disegna il contropiede perfetto, Trotta per Stoian che porta palla fino ai 30 metri, trovando Falcinelli al limite. Stop e sinistro sublime sotto l’incrocio dei pali per l’ex Sassuolo che esulta per un gol dal peso specifico incalcolabile e frana contro i cartelloni, procurandosi un vistoso taglio sul ginocchio. Il dolore passerà a giorni, ma i tre punti e la prima vittoria esterna in serie A nella storia del Crotone rimarranno.