CUTRO (Kr) – A sette giornate dal termine, in Eccellenza oltre alla corsa a tre per il titolo fra Castrovillari, Sersale e Scalea, avvincentissima è pure la lotta in zona playout. Sono infatti sei le squadre racchiuse in sette punti, dall’Acri (a quota 32 punti) fino al Cutro (25). Già, il Cutro, squadra che è si terzultima, ma vicinissima alle squadre che la precedono. E soprattutto, la squadra di Leonardo Vanzetto sta vivendo un buon momento, sia per gioco che per risultati. Nelle ultime quattro gare ha collezionato otto punti, pareggiando con la capolista Castrovillari – passata per prima in vantaggio, agganciata solo all’ultimo secondo dagli avversari – e battendo addirittura in trasferta il Sambiase, squadra da molti accreditata nella rosa fiale dei playoff. A spiegarci il buon momento dei suoi è proprio l’esperto tecnico Vanzetto.
Mister se dovesse scegliere due motivi che stanno alla base di questo cambio di marcia del Cutro quali indicherebbe?
In primis sono i miei ragazzi gli artefici di questo gran momento. Stiamo finalmente raccogliendo adesso, a differenza di prima, i frutti di tanto lavoro, tanta tenacia e forza di volontà. Oltre alle manovre di mercato quindi, che hanno portato a Cutro grandi uomini prima che grandi giocatori, trovo che il principale motivo di questa spinta in avanti sia la forza del gruppo. Nella mia rosa non c’è mai una formazione di base, a parte quei 4-5 giocatori che ne costituiscono l’ossatura; questo vuol dire che hanno giocato tutti, dando sempre il massimo.
Domenica prossima affronterete il Roggiano, si può parlare di sfida fra due dirette concorrenti?
Si, e a mio avviso è una partita difficile e delicata. Con le grandi squadre, senza nulla togliere ai prossimi avversari, le motivazioni vengono da sé. Contro il Roggiano sarà la prima di sette finali di un mini torneo. Prepareremo la gara con grande attenzione ma anche mettendoci quel pizzico di cuore che serve a saltare l’ostacolo.
La classifica è corta, il Cutro potrebbe anche salvarsi senza passare dal limbo dei playout?
Conoscendo i miei uomini si. Questo è un gruppo con un grande carattere e che ne ha passate davvero tante. Fino a un mese e mezzo fa ci davano per spacciati, i giochi per il campionato sembravano fatti. Insieme siamo riusciti a creare qualcosa che sembrava inimmaginabile. Per molti potrebbe sembrare un miracolo ma io credo nei miracoli e posso garantire che da qua alla fine chiunque incontrerà il Cutro non avrà vita facile. Per i miei giocatori indossare la maglia del Cutro è un piacere e un onore, conoscono la storia di questa squadra e quindi daranno tutto quello che possono.
Se lei dovesse tracciare un bilancio di questi quattro mesi sulla panchina del Cutro?
Sono venuto quattro mesi fa a Cutro con grande entusiasmo e voglia di crescere. La società mi sta dando questa disponibilità e insieme stiamo crescendo. Se il nostro sogno si realizzerà avremo fatto qualcosa di fantastico.
Mister Vanzetto è un tecnico che ha spesso cambiato piazza. L’anno prossimo si vede ancora a Cutro?
Non mi piace far programmi ma qui a Cutro mi trovo bene. Ho conosciuto persone fantastiche per cui sarà un onore continuare questa avventura se essa sarà accompagnata da un progetto, da un lavoro che mi rispecchia. A fine campionato saranno anche i risultati a dire se Vanzetto sarà riconfermato, il calcio è fatto di numeri e tante volte allenare bene o essere competenti non basta. In genere mi piacciono gli ambienti caldi.