Il Gallo canta due volte e arriva la prima vittoria in trasferta per l’Acri

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ECCELLENZA, 21^ turno

Nausicaa SM – FC. C. Acri 0 – 2

Marcatori: 19’’st e 30′ st Gallo

NAUSICAA SM: Mercurio, Marino Ant., Montirosso, Casas, Chiefari, Folino, Colosimo, Fabio, Ortolini, Marino And. (67’ Marino M.) , Feudale (66’ Maida). In panchina Corapi, Tolomeo, Tripodi, Ribeiro, Mannolo. All. Sgrò

ACRI: Di Iuri, Cinello, Carrieri, Scarlato, Cavatorti, Parisi, Maio (46’ Sposato), Schiavello, Gallo (83’ Levato), Marano (66’ Provenzano), Sesti. In panchina: Marchese, Funari, Covello, Granozio. All. Pascuzzo

Arbitro: Milone di Taurianova

Assistenti: Manes e Vommaro di Paola

Note: pomeriggio soleggiato, ma ventoso. Angoli 6-2 per il Nausicaa. Recupero 3’ pt, 3’ st.

Ennesimo k.o. subito dal Nausicaa SM (sconfitta numero 16 su 21 partite disputate) e prima vittoria esterna per gli uomini di Pascuzzo in questo campionato.

LA PARTITA – Salvezza sempre più lontana per la squadra del comprensorio soveratese che, pur disputando una buona partita, viene comunque sconfitta da un Acri, tecnicamente piu forte e brava a sfruttare alla perfezione le due occasioni migliori create nella ripresa. I padroni di casa premono nel primo tempo, trovando però attento il portiere acrese Di Iuri che si oppone bene ai tentativi di Ortolini e compagni.

Nella ripresa è però l’Acri che inizia ad imporre il proprio gioco, sbloccando la gara al 19′, quando il suo bomber, Paolo Gallo, segna di testa su cross proveniente dalla sinistra effettuato da Cavatorti che si sbarazza prima di due avversari e poi serve per il compagno. Dieci minuti dopo, i rossoneri chiudono le ostilità, ancora una volta grazie a Gallo, che regala alla sua squadra un successo pesantissimo. Per il Nausicaa, invece, continua la maledizione “casalinga”; davanti al proprio pubblico, infatti, mai una gioia. Sollievo invece per l’Acri che spezza il tabù della vittorie fuori casa e si porta a centro classifica, attendendo il difficile impegno casalingo di domenica prossima contro il Roccella.

Andreina Morrone

(foto A. Caruso)

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