Il Sersale vara la linea verde. Non c’è spazio per Caturano?

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Caturano

SERSALE (CZ) – Da pochi giorni a Sersale è cominciato il nuovo corso targato Andrea Parentela. “Rilanciare i giovani e rivitalizzare il parco degli under” è il leit motiv della nuova filosofia giallorossa, come espresso dal neo tecnico nel corso della presentazione. Parentela ha infatti dichiarato di voler lavorare per «inserire innesti freschi e vincenti che possano ringiovanire la rosa e rilanciare il parco degli under» seppur volendo «ripartire dallo zoccolo duro della squadra». Detto, fatto. Contestualmente alla presentazione di Parentela, nei giorni scorsi infatti il presidente Ettore Gallo, insieme al copresidente Armando Mancuso, aveva annunciato le prime conferme ufficiali per la prossima stagione, vale a dire Paolo Parrottino, Francesco Corosiniti, Salvatore Scalise, Francesco Torchia, Davide Scozzafava Roberta Caroleo, Francesco Carrozza.

E Caturano?

Nel gruppo dei veterani riconfermati non compare al momento Daniele Caturano, che proprio nella scorsa stagione ha festeggiato le 100 reti con la maglia del Sersale (leggi qui). Da quanto si evince, il giocatore non rientrerebbe quindi nei piani del nuovo tecnico ed è proprio lo stesso esterno campano a confermare di non aver ricevuto ad oggi alcuna chiamata dai vertici giallorossi. «Il calcio è questo. Ci sta di non rientrare nei progetti di un nuovo allenatore, ma mi sarei quantomeno aspettato di ricevere una chiamata dalla Società». Dieci anni a Sersale e un campionato di Eccellenza vinto con Renato Mancini alla guida nel 2015-2016 a suon di reti, sedici, e con tanto di triplete.

Tanta voglia di dimostrare ancora

Talvolta decisivo, Caturano è stato più volte messo in discussione, sebbene lui stesso ritenga di aver comuque sempre dato il suo contributo alla causa. «In Serie D, nel corso di una stagione per noi molto difficile, ho comunque segnato cinque reti, otto lo scorso anno in Eccellenza. Sono sempre pronto a mettermi in gioco e a questo punto mi ritengo un giocatore libero». Sacrifici tanti, soddisfazioni anche. Ma il 38enne Caturano di appendere gli scarpini al chiodo non ne vuol proprio sapere. «Perchè dovrei? Continuo ad allenarmi ogni giorno con la stessa intensità. Ho ancora tanta voglia di dimostrare sul campo quanto valgo».

 

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