Il Tiro con l’arco calabrese si tinge d’oro, intervista all’allenatore delle neocampionesse

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ARCAVACATA (CS) Il fine settimana del 20 e 21 febbraio il CUS COSENZA ha regalato alla Calabria una grande soddisfazione: la squadra femminile di arco nudo master è diventata campione di Italia Indoor. Le campionesse Geraldine Scalzo, Lia Mollica e Mariangela Giguldo hanno portato a casa tre medaglie: titolo italiano di classe, argento nel campionato assoluto e argento individuale di arco nudo master. Le atlete hanno dimostrato forte commozione e stupore davanti ad una gratificazione che arriva dopo anni di allenamento e tanta passione. Ecco l’intervista all’allenatore, Luigi Palopoli, professore di Informatica all’Università della Calabria, che ha mostrato come l’amore per l’insegnamento possa dare spesso i suoi frutti.

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A livello professionistico, quali sono le difficoltà per un allenatore nel contesto calabrese?

La disciplina è non professionistica ma dilettantistica. L’attività è volontaria e autofinanziata e ciò che la caratterizza è la passione. Nel tiro con l’arco ci sono pochissimi professionisti, alcune decine in tutta l’Italia. Le difficoltà in Calabria rispetto alle altre regioni non sono relative al nostro territorio ma dipendono da società a società. Alcune società ad esempio hanno delle strutture dedicate con pannelli e bersagli sempre disponibili e già pronti all’uso. Al Nord esistono delle Società più grandi che possono permettersi cose che altre non possono ma le difficoltà non si riscontrano da un punto di vista territoriale.

Cos’ha significato questa vittoria per lei e per la squadra?

Grande soddisfazione e il coronamento di un lavoro piuttosto lungo e relativamente programmato. Il coronamento di sacrifici portati avanti con il cuore che hanno permesso di poter raggruppare un gruppo di persone grazie anche a tutti quelli che hanno fatto in modo che tutto questo potesse accadere. Non è stato semplice iniziare, al CUS non era presente nessuna attrezzatura per poter fare tiro con l’arco ma oggi si può affermare con maggiore forza che ne è valsa la pena. C’è poi anche la soddisfazione dei singoli campioni, perché arrivare ad essere campioni nazionali richiede fare sacrifici, fare un allenamento quotidiano e costante.

Questa vittoria è un punto di partenza o di arrivo? Ci sono altri progetti futuri in previsione?

Noi come squadra non ci fermiamo qui. Stiamo già pensando alla stagione Outdoor che in Calabria partirà ad Aprile. I sogni sono tanti, sono quelli di portare altre medaglie almeno a livello Nazionale

Concetta Galati

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