Impresa del Crotone contro la Samp ma l’Empoli sbanca San Siro

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SAMPDORIA – CROTONE 1-2

Sampdoria (4-3-1-2): Puggioni, Bereszynski, Silvestre, Skriniar, Dodò (27′ st Regini), Barreto (38′ st Alvarez), Torreira, Praet (23′ st Djuricic), Bruno Fernandes, Schick, Quagliarella. A disposizione: Krapikas, Falcone, Simic, Palombo, Pavlovic, Cigarini, Budimir. All.: Giampaolo.

Crotone (4-4-2): Cordaz, Rosi, Ferrari, Ceccherini, Martella, Rohden (14′ st Stoian), Crisetig, Barberis, Nalini (34′ st Acosty), Falcinelli, Trotta (29′ st Simy). A disposizione: Festa, Viscovo, Claiton, Mesbah, Kotnik, Dusenne, Capezzi, Sampirisi, Sulic. All.: Nicola.

Arbitro: Rizzoli di Bologna

Marcatori: 20′ pt Schick, 22′ st Falcinelli, 35′ st Simy.

Note – Spettatori 18.000. Angoli: 9 a 4 per il Crotone. Recupero:0′ e 4′. Ammoniti: Praet, Ceccherini, Ferrari, Falcinelli, Torreira per gioco scorretto.

GENOVA – Con i gol di Falcinelli, dodicesimo centro in campionato, e Simy, il Crotone insiste nel suo tentativo di miracolo, dieci punti nelle ultime quattro partite, supera la Sampdoria per due a uno e resta aggrappato al sogno salvezza. Nicola, il suo allenatore, lo aveva detto: “Giocheremo alla morte”. Così è stato, la formazione calabrese ha buttato nella contesa anima, corpo e grande concretezza, a differenza della Sampdoria, che non avrebbe voluto, per bocca del suo allenatore Giampaolo, regalare nulla, ma che ha finito per cadere in tentazione specchiandosi troppo nella sua presunta superiorità. La differenza di atteggiamento fra le due squadre si è vista soprattutto nella ripresa. Troppo narcisi i blucerchiati per pensare di fare male, tocchi eleganti, conclusioni da lontano, ma nessun siluro che potesse affondare la barca crotonese. Gli avversari invece vedevano solo la possibilità di portare a casa i tre punti e quando è capitata l’occasione di colpire, non si sono fatti pregare.

Il Crotone alle soglie del baratro pare aver trovato risorse nervose inaspettate: le amnesie difensive continuano, alla Sampdoria comunque è stato concesso molto e oltre ai pali, alle traverse e ai gol falliti va pure messo in conto sull’uno a uno un miracolo di Cordaz su Quagliarella al 32′ della ripresa, ma la bravura è stata quella di rimanere sempre dentro la partita, provando ad offendere senza paura, osando il giusto, sfiorando il meritato premio nel primo tempo con Martella (tiro da fuori, Puggioni in angolo), con Rosi e Falcinelli (sempre bravo a deviare il portiere blucerchiato) e infine ottenendolo negli unici due tentativi seri della ripresa, con le gemme del bomber Falcinelli e di Simy. Il gruppo è coeso, la voglia di lottare c’è, la squadra ci crede, come dimostra l’intera panchina entrata in campo dopo la rete del due a uno. Peccato solo che il divario con l’Empoli e con il Genoa resti ampio: cinque o sei punti, una forbice che continua a far pensare più che ad un’impresa ad un autentico miracolo.

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