COSENZA – RENDE 2-2
COSENZA (4-3-3): Perina (1’ st Saracco); Corsi Monaco (1’ st Schiavi) Capela (1’ st Idda) Legittimo (1’ st Bittante); Bruccini (1’ st Broh) Kanoutè (33’ st Carretta) Sciaudone (19’ st Moreo); Baez Litteri (19’ st Trovato) Pierini (19’ st Kone). All: Braglia
RENDE (4-2-3-1): Borsellini (10’ st Savelloni); Germinio (20’ st Cipolla) Bruno Ampollini (1’ st Sicuro) Origlio (10’ st Blaze); Loviso (20’ st Bonetto) Collocolo; Morselli (13’ st Achik) Scimia (27’ st Sidibe) Vivacqua (40’ st Crusco); Libertazzi (24’ st Rossini). In panchina Palermo, Boito, Carbone. All: Andreoli
ARBITRO: Gervasi di Cosenza
MARCATORI: 17’ pt Sciaudone (C), 11’ st Schiavi (C,aut), 22’ st Scimia (R), 42’ st Carretta (C)
NOTE: Spettatori 1300 circa. Ammoniti Legittimo (C), Albertazzi (R). Angoli 4-3 in favore del Rende.
ACRI (Cs) – Finisce in parità il derby amichevole tra Cosenza e Rende giocato al “P. Castrovillari” di Acri. Le due squadre, in fase di rifinitura della preparazione in vista della prima di campionato ormai alle porte (sabato 24 per il Cosenza a Crotone e domenica 25 per il Rende contro il Bisceglie), giocano una gara piacevole e dai buoni ritmi, che i due tecnici hanno sfruttato per testare lo stato della condizione e l’apprendimento dell’idea tattica da proporre in campionato. Oltre che per prendere appunti sui reparti ancora da rinforzare a pochi giorni dalla chiusura del mercato.
Momento commovente prima della partita con le due squadre che hanno voluto rendere omaggio alla famiglia di Marco Calderaro (il fratello Matteo gioca nell’Acri), che recentemente ha perso la vita in un tragico incidente stradale, e a Giuseppe Reale (tifosissimo della squadra locale e del Cosenza), con un minuti di raccoglimento e la consegna da parte delle due squadre di un mazzo di fiori.
DUE IDEE TATTICHE A CONFRONTO
Il tecnico del Cosenza Braglia, nel consueto 4-3-3 rossoblù, opta per Litteri al centro dell’attacco supportato da Baez e Pierini. In difesa Monaco e Capela fanno da scuso a Perina. Il mister biancorosso Andreoli, nel suo ormai noto 4-2-3-1, piazza Loviso in cabina di regia, affida le chiavi dell’attacco a Libertazzi con l’appoggio di Morselli, Scimia e Vivacqua.
PARTITA INTENSA E PIACEVOLE
Match intenso e combattuto fin dai minuti iniziali con le due squadre che si affrontano cercando la giocata ma anche la misura dei colpi e gli automatismi tattici chiesti dai due allenatori. La prima occasione è del Rende – autore di un buon primo quarto d’ora – con Scimia che va via sul filo del fuorigioco ma il suo cross in mezzo non trova compagni a rimorchio. Il Cosenza passa in vantaggio al minuto 17 sfruttando nel migliore dei modi una palla inattiva calciata da Bruccini e insaccata in rete con il colpo di testa vincente di Sciaudone alle spalle di Borsellini. La squadra di Braglia cerca di prendere in mano il controllo della partita con il Rende che abbassa il ritmo, ma sempre pronto a ribaltare il fronte del gioco.
Ad inizio ripresa Braglia opta per cinque cambi mentre Andreoli ne effettua solo uno (Sicuro al posto di Ampollini). Il match continua ad essere piacevole anche se il ritmo è meno intenso. Il Rende pareggia i conti all’11’ quando Schiavi mette il pallone alle spalle di Saracco nel più classico degli autogol. La formazione di Andreoli si fa più intraprendente e conquista nel giro di pochi minuti due calci di punizione dal limite. Sul secondo il “conte” Loviso mira l’incrocio ma è determinante la deviazione di testa di Idda. La pressione biancorossa produce il sorpasso al minuto 22: palla filtrante di Vivacqua per Scimia che infila Saracco da posizione defilata sul secondo palo. Continua da entrambe la parti la girandola dei cambi con i due tecnici che regalano minuti a quasi tutti i componenti delle rispettive panchina. Il Cosenza trova il pareggio al minuto 42 con il neo entrato Carretta che sfrutta un blocco ai danni di Bruno e mette il pallone alle spalle di Savelloni. La gara si chiude così sul 2-2, dopo 2 minuti di recupero.
IL POST GARA: Braglia continua a chiedere rinforzi, idem Andreoli
«Nel primo tempo la squadra non mi è dispiaciuta, ho visto qualcosa di buono, qualcosa su cui poter continuare a lavorare per farci trovare pronti per il debutto in campionato. Nel secondo tempo per i troppi cambi non si può giudicare», così a fine gara Piero Braglia. Poi sul mercato l’allenatore rossoblù non usa mezzi termini: «Mancano ancora diverse pedine, tanto per essere chiari, che devono arrivare entro la fine del mercato. Il direttore sa cosa ci vuole e il presidente dovrà essere disponibile ad ascoltarlo. Che si debba intervenire lo sanno tutti. Ed io sono fiducioso». Poi su Carretta che ha segnato la rete finale: «E’ un giocatore che attacca sempre gli spazi, speriamo di recuperarlo al massimo quanto prima».
Questa invece l’analisi del tecnico del Rende Angelo Andreoli: «Questa si può dire che per noi era la prima vera amichevole probante del pre-campionato. Ci serviva per saggiare la condizione in vista di quello che si preannuncia un campionato difficilissimo. In merito al mercato ci serve ancora qualche giocatore d’esperienza che ci deve venire a dare una mano per completare l’organico e per aiutare i giovani a crescere. Credo che stiamo facendo un buon lavoro, ci sono delle buone basi. Occorre operare ancora nel reparto arretrato ma la società rimarrà vigile anche per gli altri reparti». Poi una battuta sulla “sfida” fra i pali Savelloni – Borsellini: «E’ ancora presto ma stanno giocando entrambi bene, sarà titolare chi darà maggiori garanzie».