IntervistiamoCi – Il Lupo dell’anno: Pierluigi Frattali

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Una votazione così non si era mai vista. Gigi Frattali si prende il premio di “Miglior Giocatore del Cosenza Calcio 2013/’14” con il 68% dei voti secondo i lettori di www.ottoetrenta.it, vincendo per distacco su Federico Mannini (12%). Abbiamo incontrato Gigi il giorno prima del ritorno a Roma, per consegnargli il premio e scambiare quattro battute. Di seguito l’intervista. Buona lettura!

“Pierluigi Frattali, vincitore del primo premio “IntervistiamoCi” istituito da www.ottoetrenta.it. Ci siamo visti a fine dicembre, ed abbiamo tracciato un bilancio di metà stagione. Indubbiamente la tua è stata positiva, quella della squadra come credi sia stata?”

“Penso che sia stata un’ottima stagione, con un perfetto girone d’andata ed un girone di ritorno nel quale abbiamo centrato il nostro obiettivo, gestendo quello che era l’enorme patrimonio di punti a nostro favore. Penso vado comunque fatto un plauso a tutti i tifosi che hanno apprezzato il nostro lavoro.”

“A proposito del girone di ritorno, da febbraio in poi la squadra ha accusato un calo fisiologico assolutamente normale. Tu sei stato uno dei pochi a mantenere sempre alto il livello delle prestazioni. Quanto ha influito la preparazione che ti ha offerto Franco Viola?”

“No, il Mister ha fatto un ottimo lavoro con me e Federico [Orlandi, ndr], non posso far altro che ringraziarlo. Detto ciò, conti alla mano, se le ultime quattro giornate avessimo fatto sette/otto punti, avremmo fatto gli stessi punti del girone di andata, per cui penso che il calo sia stato nell’ultimo mese e mezzo. L’unico rammarico è il primo posto, ma speriamo tutti di confermare la prossima stagione, chi ne avrà la possibilità, quanto fatto quest’anno.”

“Appena pronunci il sintagma prossima stagione, inevitabilmente scatta la domanda: l’anno prossimo resterai a Cosenza? Anche perché con la firma di Cappellacci, magari…”

“Io me lo auguro, anche perché la stima con i tifosi è reciproca. Per ciò che concerne il mister sono molto contento che lui possa continuare questa avventura in rossoblu, anche per la persona che è oltre l’aspetto tecnico. Poi è anche un grande allenatore e l’ha dimostrato con i fatti, e se vorrà tenermi sarò ben felice di restare a Cosenza, questo è ciò che mi auguro.”

“L’armonia nello spogliatoio quanto ha influito sulla buona riuscita della stagione?”

“Questo è importante, perché così in campo ognuno può dare un contributo per il compagno. Quando c’è armonia di gruppo e tutti stanno bene con tutti è normale che la squadra possa ottenere risultati migliori rispetto a quando si pensa solo a sé stessi. Certo, ho avuto anche altri esempi di altri spogliatoi in cui non c’era affiatamento e si sono raggiunti risultati molto importanti, questo perché il calcio non sottosta a leggi scientifiche precise. Ma credo che questo abbia avuto una grossa percentuale riguardo l’obiettivo raggiunto.”

[Tra una domanda e l’altra, spunta Blondett, il nostro precedente ospite, che gli chiede cosa sia quella coppa. “Il miglior giocatore del Cosenza Calcio 2013/2014. Che se’ geloso?”, la risposta del numero uno dall’inconfondibile accento Romano. Il giovane centrale si allontana ridendo]

“Ci sono stati giocatori decisivi ed imprescindibili, come te e De Angelis, e giocatori altrettanto forti ma sfortunati, come Orlandi. Si parla spesso di gelosie ed invidie tra primo e secondo, ma non mi sembra il vostro caso.”

“Anzitutto ci tengo a precisare che Fede è una persona fantastica anche al di fuori dal campo, e la sua presenza nello spogliatoio può solo aver fatto bene, a tutti quanti me compreso. Poi è naturale che il portiere è un ruolo strano, ha avuto la sfortuna di trovarsi davanti me che ho fatto una buona stagione, ma ciò non toglie che è un ottimo portiere, e l’ha dimostrato nell’opportunità avuta. C’è un rispetto ed una stima reciproca fondamentale per la buona riuscita del campionato. Gli auguro di giocare almeno altri quattro/cinque anni ad alto livello, per essere un portiere è giovane e ancora può.”

“Essendo tu un portiere non si parla di gol che hanno segnato la stagione ma di parate. Ce n’è stata qualcuna che ti ha fatto pensare che magari questo potesse essere l’anno buono?”

” La prima in assoluto è stata quella con la Casertana alla seconda giornata, poco dopo abbiamo segnato e quella ho capito che poteva essere una svolta. Poi il mio obiettivo era quello di essere più continuo possibile, perché per un portiere ciò che è importante non è la singola parata che ti fa vincere una partita ma la costanza di rendimento: quella porta più punti che non una partita ad alti livelli. Poi, comunque, ci sono partite a cui sono legati bei ricordi in termini di prestazioni, come quelle in casa contro Sorrento e Chieti, oppure il rigore parato a Poggibonsi dopo l’espulsione di Edo, penso che siano tutti episodi a me favorevoli. Ricordo con piacere anche la parata a Melfi all’ultimo minuto, correlata al gol vittoria di Gianluca [De Angelis, ndr] un minuto dopo.”


“Ringraziamo Gigi Frattali, che si è prestato nuovamente ai nostri microfoni dopo l’intervista di Dicembre, e lo salutiamo con la speranza di rivederlo al San Vito.”

“Grazie a voi e un saluto a tutti i lettori di www.ottoetrenta.it.”

 

Francesco La Luna

Ph.: Beatrice Vecchione

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