GIZZERIA – Squalifica per i romani Lorenzo Giovannelli e Andrea Beverino, prprio quando erano rispettivamente terzo e quinto; stessa sorte per la russa Elena Kalinina, che è costretta a lasciare la leadership faticosamente conquistata. È stata la giuria internazionale la protagonista della prima giornata di finali dell’European Course Racing Championship di Kitesurf che si è svolta oggi a Gizzeria (Calabria, Italy), e caratterizzata da un vento è stato medio leggero che, nell’ultima prova delle femminile, è aumentato oltre i 16 nodi con una media superiore ai 12 nodi. Non era ancora mai capitato prima in una gara di così alto valore internazionale. Gli stazzatori (coloro che misurano tutte le attrezzature) hanno presentato alla giuria una formale protesta per le misure di alcune tavole e la squalifica è stata immediata e inesorabile ed ha colpito 15 concorrenti, oltre ai già citati Giovannelli, Beverino e Kalinina. «Questi atleti – dice Claudio Alessandrello, International race officer (il giudice internazionale di regata) – hanno utilizzato delle tavole che non erano regolari perché non rientravano nella misure standard previste dalla classe per partecipare alle regate, in termini tecnici si direbbe “fuori stazza”. In questo caso, a rimetterci è il concorrente, in quanto unico responsabile dell’attrezzatura». Oggi il migliore in gara è stato Oliver Bridge, il quindicenne inglese, figlio della campionessa europea in carica, Steph, che si è aggiudicato le tre regate di oggi. A lottare contro il giovane inglese per le prime posizioni, il russo Ivan Dorinin ed il francese Maxime Nocher. Nella categoria donne, mamma Bridge, dopo la squalifica di Kalinina, balza al primo posto della classifica provvisoria, seguita dall’olandese Roose Katia. Domani andrà in scena l’ultima giornata delle qualificazioni per la “medal race”, in programma domenica. Intanto, oggi, il parco sportivo balneare “Hang Loose Beach”, che ospita l’evento, è stato visitato dal vicepresidente nazionale della Fiv, Federazione italiana vela, Francesco Ettorre. Il dirigente è venuto per valutare la struttura e capire se esistono i presupposti per fare un centro di preparazione olimpica (nel 2016, il Kitesurf parteciperà alle Olimpiadi come disciplina dimostrativa). «Si tratta – ha detto Ettorre dopo un giro perlustrativo – di una struttura di primo livello ed ha tutti i numeri per diventare polo d’attrazione di prim’ordine per i rider di tutta Italia. Ci sono, quindi, buone possibilità che la Federazione scelga Gizzeria e l’ Hang Loose Beach per gli allenamenti dei nostri atleti».