La clamorosa proposta di Occhiuto sulle Olimpiadi 2024: «Facciamo i Giochi a Sibari»

0
1342

COSENZA – Se Roma è tormentata sull’ospitare o meno i Giochi olimpici estivi del 2024 e Milano si è già tirata fuori dalla corsa, c’è chi dimostra di desiderare l’organizzazione dei Giochi. E’ il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, che a sorpresa propone la Calabria, in particolare Sibari, e Il Sud Italia per ospitare la prestigiosissima manifestazione. Queste le sue parole: «Le Olimpiadi sono notoriamente un momento di pace, condivisione, storia e opportunità di sviluppo. Nel 2024 si celebreranno i 2.800 anni dalla prima edizione dei giochi a Olimpia, nell’antica Grecia. Se Roma dice no, propongo al Comitato Olimpico e al governo Italiano il coraggio di individuare Sibari, all’epoca la più grande metropoli del Mediterraneo, e di chiamarli Giochi della Magna Grecia. L’idea è quella di collegare tutta la Magna Grecia: Sibari e la sua immensa area diventerebbero villaggio olimpico, sede delle competizioni di nuoto, tuffi, pallanuoto, lotta greco-romana, tennis, boxe. L’atletica potrebbe svolgersi in Sicilia. Canoa, canottaggio, sport di squadra a Napoli, il resto in Puglia e Basilicata. Si tratterebbe della vera rivoluzione per il Sud, con investimenti molto importanti sui trasporti e le infrastrutture, che significherebbero linee ferroviarie veloci fino a Palermo, Catania e Agrigento. Una nuova strada statale 106, quella che va da Taranto a Reggio Calabria, linee regionali rimesse in funzione e almeno ventimila posti letto turistici in più. Significherebbe mettere in rete i porti di Taranto e Gioia Tauro con Napoli e ciò aiuterebbe a riportare la rotta merci mondiale nel Mediterraneo italiano. L’indotto comporterebbe la realizzazione del ponte sullo Stretto con un project financing potenzialmente a costo zero. Le credenziali storiche di questa operazione sono insuperabili, con tutto il rispetto per le concorrenti, perché le Olimpiadi sono nate da noi e qui si trovano le loro tracce della storia. Occorre crederci subito, avendo a disposizione tredici mesi prima dell’assegnazione, di decidere immediatamente, di impegnare il premier Matteo Renzi in un’azione che legittimerebbe il Meridione a uscire dal torpore e darebbe un nuovo spunto di crescita all’Italia e a tutta l’Europa, sulla scorta di quanto accaduto in Catalogna il 1992. Decidiamo immediatamente, con un progetto comune e ingaggiando come testimonial Parmenide, Pitagora, Empedocle, Archimede. I 2.800 anni dalla prima edizione, così facendo, verrebbero celebrati nella culla della cultura classica mondiale».

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here