Lo sport non è sempre una macchina di soldi, lo schifo tradizionale nel quale galleggiano personaggi perfidi. Se è gestito da persone eticamente pulite, può diventare un mezzo per aggregare e divertirsi. Il lato positivo dell’agonismo sportivo, da pochi mesi a questa parte, è l’A.S.D. Umbriatico Calcio a 5, la squadra di calcetto di un paese crotonese che ha meno di 900 abitanti. Questo gruppo sportivo, amministrato da quattro ragazzi al di sotto dei trent’anni, ha la sua genesi nella solidarietà. Per poter nascere, infatti, ha potuto contare sui soldi di una riffa, su una quota comunale e sui piccoli contributi delle aziende locali, che hanno provveduto a fornire divise e borsoni ai giocatori.
In una sintetica e partecipata intervista telefonica, il segretario della squadra umbriatichese Chiarello Raffaele, ha confidato che la neo-formazione, oltre a coinvolgere paesani e sportivi, “abbatte il muro e le divisioni tra la gente di Perticaro e di Umbriatico”. L’A.S.D Umbriatico Calcio a 5 (unica crotonese in un girone cosentino di serie D), formata da ragazzi di età compresa fra i venti e i sedici anni, è stata utile perciò capace di lavare le stupide e territoriali antipatie fra le due fazioni. Il calcio, anzi il calcetto ad Umbriatico, unisce, anche se ogni partita è una sconfitta nel punteggio e un’ estasi nell’animo.
Come sottolineato dal segretario Chiarello, nonostante le tantissime sconfitte sportive, i giocatori “sudano, si impegnano, fanno amicizia e senza pensare a quanti finanziamenti servano, sperano di poter giocare anche il prossimo anno”. La squadra, che a Gennaio probabilmente avrà il suo palazzetto sportivo, gioca nel campo di Pallagorio, non tira mai via la gamba in un contrasto, prende tanti gol, esce dal campo contenta e fa capire ai tanti arrivisti del pallone che lo sport deve ritornare alla sua purezza. Deve ritornare ad essere il centro di una comunità, piccola o grande che sia. Ogni vittoria si costruisce con una mentalità sana e dopo aver imparato a perdere con onore. “Per vincere qualcosa ci vuole tempo e pazienza”, ha detto onestamente il segretario Chiarello.
Umbriatico, per questo tipo di iniziative socialmente stimolanti, è una delle più gradevoli sorprese natalizie. Regala sprazzi di quel calcio che in tanti vorrebbero riavere e quasi nessuno ha la forza di ricostruire. Sarà pure piccolo, ma sicuramente ha grande ambizione.
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