ACRI (CS) – Quello alle porte sarà l’ultimo fine settimana “senza” agonismo per l’Acri: la squadra rossonera infatti domenica 28 agosto sarà in campo contro l’Aprigliano per la prima giornata di Coppa Italia regionale.
In questi giorni il gruppo agli ordini di mister Franco Giugno ha ultimato la prima parte della preparazione. Una preparazione inizialmente condizionata e penalizzata dai necessari lavori di rifacimento del manto erboso del “P.Castrovillari”, poi allietata dalle prime uscite della squadra fra partitelle in famiglia e test amichevoli. Proprio l’amichevole con la Brutium ha dato luce ai nuovi arrivati (Margiotta, Ambrosecchia ecc…) e a interessanti under di prospettiva. Di tutto questo e di altro ha parlato stamane mister Giugno che ha fatto il punto sui suoi primi mesi da tecnico rossoneo. «Dopo questa prima fase di lavoro ne avremo una seconda che si protrarrà fino a fine agosto durante la quale cercheremo di recuperare con doppie sedute. Tanto ancora c’è da fare: l’indisponibilità del terreno di gioco non ci ha sempre permesso di sviluppare nuovi schemi tattici. Ciononostante la squadra sta crescendo, soprattutto dal punto di vista dell’affiatamento. Abbiamo un gruppo di giocatori disponibili a lavorare, molto determinati e sempre al top della concentrazione.» Il neo tecnico dell’Acri è soddisfatto del suo gruppo, a partire dagli under da cui è rimasto piacevolmente sorpreso:«Ne conoscevo pochi e devo dire che il gruppo under che abbiamo fan ben sperare, hanno grande disponibilità e grandi potenzialità di miglioramento. Stiamo cercando ancora di completare questo gruppo , è chiaro che poi sarà il campo a parlare ma io ho ottime sensazioni». Sulla rosa allestita il tecnico non ha dubbi: «Non abbiamo punti deboli, ci servono solo una altro paio di elementi per completare l’organico con parsimonia, serietà e professionalità per riempire dei piccoli vuoti rimasti. Molti innesti ci vengono proposti ma non c’è fretta.»
Non solo della squadra, Franco Giugno è soddisfatto anche dello staff tecnico che lavora a suo fianco (Caparelli, Salerno, Petrone, Guadalupi): «Sono eccezionali, mi stupisce soprattutto il loro lato umano». Infine si lascia andare a dolci considerazioni: «Intorno a noi ci sono molte aspettative ma io sono contento dell’ambiente. Acri se fa le cose per bene può ritagliarsi uno spazio importante nel calcio meridionale. Questa Città merita la Lega Pro».
Andreina Morrone