Martina Franca – Cosenza, le pagelle dei Lupi

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Frattali voto 5,5: la potenza del tiro di Montalto non lo assolve per il proprio immobilismo. Incolpevole sul raddoppio di Arcidiacono ed inoperoso per il resto dei ’90, essendo i padroni di casa arrivati al tiro solo nelle occasioni dei gol.

Palazzi voto 6: gioca bene difensivamente, si sovrappone anche in modo decente, un passo in più rispetto alle precedenti uscite. Contiene bene Ilari, meno Arcidiacono che gli crea un po’ di problemi, finché non lo limita nel finale di primo tempo.

Guidi voto 5: sulla sua testa pesa la Spada di Damocle del primo gol: l’errato stop che permette a Biccio di spedire in porta Montalto, il quale non lascia scampo a Frattali. Prova a riscattarsi, ma non trova il gol e, anzi, il Cosenza subisce il secondo.

Pepe voto 6,5: fino a quando è in campo, sfodera la sua migliore partita in rossoblu’, con ottimi interventi di contenimento e grandi recuperi, senza mai commettere fallo. Poi lo scontro con Frattali lo punisce. Al suo posto Asante, voto 5,5: sbaglia il gol del pareggio sparando via un puntone abbastanza da Oratorio.

Blondett voto 7: contiene Arcidiacono in modo fantastico, tant’è che il catanese ex di turno è costretto a cambiare fascia, agendo su Palazzi, il quale sicuramente va più in apprensione rispetto al collego. In mezzo perde un po’ di vista la partita, ma comunque non si smentisce.

Meduri voto 7,5: il migliore dei suoi. Argina Guadalupi per tutto il primo tempo senza fargli toccare un pallone, recupera e giostra la sfera come meglio non potrebbe. Chiude tutti gli spazi ed anche nella ripresa fa la sua figura, senza perdere neanche un pallone. Sembra rinato dalle proprie ceneri, come l’Araba Fenice.

Bigoni voto 5,5: partita deludente di Miscela, che evidentemente dev’essere proprio sulle gambe. Corre tanto ma senza concludere più di tanto, va a vuoto in un paio di occasioni e non riesce ad inserirsi come c’aveva abituato.

Partipilo voto 4,5: dal ragazzo proveniente dal Bari ci si aspettava tanto di più rispetto a quello che effettivamente è riuscito a produrre in questi quattro mesi di permanenza in terra bruzia. Ha bruciato tutte le chances avute, e questo non è plausibile. Lo rileva Mosciaro, s.v.: indubbiamente il Cosenza con lui è più pericoloso, ma gioca troppo poco per un giudizio giusto.

Chinellato voto 5: l’illusione delle prime partite era che il corazziere proveniente da Sorrento fosse la più valida alternativa a De Angelis. La realtà, amara, è che se nessuno mette in mezzo un cross lui non riesce a giocare, e la cosa è anche ovvia, vista la stazza del giovane.

Napolano voto 6: il migliore dei tre d’attacco, o quantomeno il più propositivo. Non riesce ad incidere quanto vorrebbe, ma si fa vedere in modo importante. Certo, per uno che non ha bisogno di riconferma questi sono segnali positivi. Lo rileva Calderini, voto 7: dopo alcune prestazioni non da Calderini, ritrova il gol. E che gol. Anche se non serve a niente, manda un messaggio a Cappellacci per la prossima stagione: io sono qui, e la mia fantasia può servire più che mai. Al Mister le decisioni, ma lui intanto realizza un gol da trasmettere ai posteri.

Francesco La Luna

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