Vibonese, Pippo Caffo: «Riconosciute le nostre ragioni»

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Pippo Caffo

VIBO VALENTIA – Dopo mesi di lotte a suon di appelli e reclami, la Corte d’Appello Federale ha accolto il ricorso della Vibonese, disponendo la retrocessione del Messina all’ultimo posto del girone C del campionato di Lega Pro 2016/17. 

A distanza di circa nove mesi dalla sentenza dello scorso 24 agosto, mai diventata esecutiva, contro la quale fecero ricorso Lega Pro e Figc e con tutto l’iter che ne è seguito, «la Caf ha ribadito ancora una volta quel che era ormai noto a tutti – si legge sul sito della società calabrese -. La retrocessione del Messina all’ultimo posto significa che la Vibonese avrebbe dovuto partecipare, nell’attuale stagione, al torneo di Serie C, categoria riconquistata sul campo dopo la vittoria del campionato di Serie D».

Le parole del presidente Pippo Caffo 

«Abbiamo perso un anno che per noi poteva essere importante – ha dichiarato il presidente Pippo Caffo – e nuovamente la Caf ha stabilito la fondatezza del nostro ricorso. Precisi segnali in tal senso erano arrivati anche dal Tar del Lazio. Abbiamo passato mesi a registrare silenzi, dinieghi, rifiuti e ricorsi che non avevano motivo di esistere».

Premiata la caparbietà del presidente Caffo e dei legali del club

«Sono contentissimo – conclude il presidente Caffo -. L’avevo detto che saremmo andati avanti fino in fondo e così è stato. Giustizia è fatta. E adesso? Faremo quel che c’è da fare nelle sedi competenti».

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