Processo Dirty Soccer, chiesta incompetenza territoriale

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Una slide dell'inchiesta dell'operazione 'Dirty Soccer', Roma, 19 maggio 2015. ANSA/UFFICIO STAMPA POLIZIA ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++

CATANZARO – Hanno sollevato eccezione di competenza territoriale i difensori dei 62 imputati nell’inchiesta Dirty soccer che nel maggio 2015 aveva portato all’arresto di 50 persone tra cui calciatori, dirigenti e presidenti di squadre di calcio dei campionati minori, dalla Lega Pro all’Eccellenza accusati di una serie di combine messa in atto tra squadre di calcio di Serie B, Lega Pro, Cnd e nell’Eccellenza calabrese tra il 2014 e il 2015. La richiesta è stata avanzata nel corso della prima udienza davanti al gup di Catanzaro Assunta Maiore chiamata a decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Dda catanzarese al termine delle indagini condotte dalla squadra mobile. Il gup si è riservato di decidere e comunicherà le sue determinazioni in occasione della prossima udienza, fissata per il 25 novembre. Oggi, intanto, il giudice ha accolto la richiesta di costituzione di parte civile avanzata da Figc, Lega Pro, Lega nazionale dilettanti e Fondazione Torres di Sassari.

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