CATANIA – REGGINA 1-0
CATANIA (4-2-3-1): Pisseri; Ciancio, Aya, Silvestri, Scaglia (34’ st Baraye); Rizzo, Biagianti (17’ st Curiale); Barisic (29’ st Manneh), Lodi, Vassallo (17’ st Llama); Marotta. In panchina: Pulidori, Bonaccorsi, Esposito, Lovric, Bucolo, Angiulli, Rizzo A., Brodic. All.: Sottil
REGGINA (4-3-3): Confente; Kirwan, Conson, Solini, Mastrippolito (46’ Zivkov); Marino (85’ Navas), Zibert, Petermann (62’ Franchini); Tulissi, Tassi (62’ Emmausso), Sandomenico (74’ Redolfi). In panchina: Licastro, Vidovsek, Ciavattini, Pogliano, Bonetto, Viola, Ungaro All. Cevoli
ARBITRO: Campione di Pescara
NOTE: Ammoniti: Petermann (R), Silvestri (C), Conson (R), Emmausso (R). Recupero: 3’pt, 4’st
MARCATORI: 43′ st Marotta (C)
CATANIA – Sconfitta amara per la Reggina che contro il Catania cede solo a due minuti dal 90′.
Parte forte il Catania che al 4′ ci prova con Barisic. Lo sloveno è ben posizionato ma la sua conclusione termina fuori. Gli etnei hanno il pieno controllo delle operazioni e la Reggina, come aveva anticipato Cevoli in conferenza stampa, prova a compensare la tecnica degli avversari con la corsa e l’abnegazione. Al 16′ Aya svetta su corner, ma il suo colpo di testa finisce tra le mani di Confente. Cinque minuti dopo ci prova Gigi Scaglia con un classico del repertorio: il sinistro al volo. Confente ancora una volta è attento e respinge. La Reggina disputa la sua partita, senza scoprirsi troppo, e così il primo tempo termina senza grandi emozioni.
Nel secondo tempo il Catania, spinto dal cronometro, prova ad accelerare. Al 56′ grande occasione: Francesco Lodi, uno dei migliori tiratori di punizioni di sempre in Italia, ci prova su calcio piazzato, ma il suo sinistro colpisce l’esterno della rete. Al 68′ un colpo di testa di Marotta su cross di Barisic finisce largo. Per la Reggina da segnalare un tentativo del neo entrato Emmausso che, lanciato in profondità, da buona posizione calcia alto. All’88’ l’errore fatale: corner di Llama e Confente, uno dei migliori fino a quel momento, si lascia sfuggire il pallone dalle mani. Il più lesto ad azzannare il pallone è Marotta che mette in porta. Premiato quindi il forcing del Catania, con la Reggina che per poco non riesce a portare a casa un punto preziosissimo.