RENDE (CS) – In casa Rende è l’amarezza dopo il k.o. interno di Vibo Valentia con la Sicula Leonzio, specie per un primo tempo buttato alle ortiche. «E’ una sconfitta strana – esordisce Modesto in sala stampa a fine gara -. Sull’0-1 abbiamo avuto la palla del pareggio ma non siamo stati bravi a metterla dentro. Però è stata una partita molto nervosa,, condizionata anche da alcune scelte incomprensibili della terna e onestamente non capisco il perchè di tanta tensione. Però ne prendiamo atto».
L’analisi di Modesto
Passando alla prestazione della sua squadra l’analisi del tecnico dei biancorossi è cruda e lucida. «Nel primo tempo non siamo stati brillantissimi. Poi nella ripresa la squadra è stata più cattiva e avremmo potuto concretizzare qualche occasione che ci è capitata». Modesto trova quindi inspiegabile la decisione arbitrale di annullare il primo gol del Rende: «Nella stessa azione domenica scorsa a Reggio abbiamo subito il gol di Baclet. Io non ci vedo la spinta da parte di Goretta al difensore avversario. La partita sull’1-2 si sarebbe potuta riaprire e magari nell’assalto finale avremmo potuto attaccare». Poi ancora suoi suoi: «E’ vero che qualcuno era sottotono oggi, forse i troppi elogi dopo la partita di Reggio non hanno fatto bene. Questa è una squadra che se elogiata troppo c’è il rischio che si senta forte. Noi invece dobbiamo giocare da Rende e lottare su tutti i palloni per far vedere quello che sappiamo fare». «Bravi a loro a capitalizzare il massimo che hanno avuto in tutta la gara», dice invece Modesto sugli avversari.
Testa avanti e pedalare!
Dopo questo nuovo stop l’obiettivo per il Rende l’obiettivo dev’essere uno soltanto: «Pensiamo subito a lavorare. Torneremo qui domenica prossima (per il derby con la Vibonese, ndr), sperando di aver un atteggiamento diverso nei primi minuti». Infine Modesto non crede comunque che la sconfitta odierna abbia compromesso la rincorsa ai playoff. «E’ ancora tutto in ballo e le squadre sono tutte vicine – conclude il tecnico -. Ci sono ancora tanti punti in palio».