RENDE (CS) – Messa alle spalle la vittoria con il Fondi, il Rende di Trocini ha dimostrato di vincere e convincere al cospetto di una formazione che è attualmente in piena zona retrocessione.
Trocini e la vittoria del suo Rende
Commenti positivi, ma non troppo, quelli del mister Bruno Trocini rilasciati presso la sala stampa del “Marco Lorenzon” dopo la vittoria del contro i laziali. Al tecnico non è piaciuta qualche fase di troppa rilassatezza da parte dei suoi. «Adesso c’è da dimostrare se questa squadra meriti la posizione di classifica. Il primo tempo di oggi è emblematico: i 35 punti ci hanno fatto rilassare anche troppo. Questa è una cosa che non va assolutamente bene – dichiara Trocini – la squadra non può assolutamente rilassarsi. L’atteggiamento è stato sbagliato in diverse circostanze e questa è una cosa non adatta per quello che inculco ai ragazzi. La società e il gruppo si stanno impegnando al massimo al fine di evitare qualsiasi ipotetico appagamento».
Qualche problema di troppo per Rossini che, in ogni caso, nonostante i problemi fisici è riuscito a dare il meglio realizzando una rete. «Sapevamo che qualcuno non era al meglio – conclude Trocini – ma alla fine la vittoria è ciò che conta».
Ricciardo e i tre punti
Parole piene di soddisfazione anche per il centravanti Ricciardo fresco di rete questo pomeriggio. Il calciatore biancorosso analizza la vittoria con il Fondi. «Sono contento per la situazione di classifica. Il merito della miglior difesa in casa è un grande orgoglio per il Rende e per la situazione generale della squadra. I 38 punti ci fanno stare sereni, credo che per la salvezza manchi soltanto il raggiungimento dei 41 punti. Era la prima partita di Ferreira e di questo ne sono felice».Una vittoria ottenuta con tre reti complice l’attacco che ha ben figurato nel match odierno.
Testa al derby con il Catanzaro
Domenica pomeriggio si darà vita al derby con il Catanzaro. Una partita insidiosa ma che il Rende proverà a far sua. Dall’altro lato, invece, i giallorossi giungeranno al “Ceravolo” forti della vittoria contro l’Akragas.
Alessandro Artuso