CATANZARO – E’ slittato a dicembre, per difetti di notifiche, l’avvio dell’udienza preliminare a carico delle quattro persone coinvolte nell’inchiesta della Procura del capoluogo calabrese seguita alla chiusura dell’Fc Catanzaro, societa’ calcistica dichiarata fallita nel febbraio del 2011. Il giudice ha disposto il rinvio alla data del 13 dicembre prossimo. Il rinvio a giudizio e’ stato chiesto dal pubblico ministero, Alberto Cianfarini, nei confronti di Antonio Aiello e Pasquale Bove, amministratori unici che si sono susseguiti alla guida della societa’ calcistica, e poi Filippo Catalano, procuratore speciale della societa’, e Giuseppe Alfonso Santaguida, amministratore. Bancarotta fraudolenta l’ipotesi d’accusa contestata ai primi tre, mentre l’omesso versamento dell’Iva e’ contestato al quarto. Aiello e Catalano, secondo gli inquirenti, hanno stipulato nel maggio 2010 nuovi contratti con allenatore e giocatori che la societa’ non avrebbe potuto e dovuto permettersi, tanto che ne avrebbero poi causato il dissesto finanziario che porto’ al fallimento. Bove, sempre stando alle contestazioni mossegli, avrebbe invece distratto 90mila euro dalle casse della societa’ ed avrebbe falsificato le scritture contabili per ottenere l’iscrizione al campionato di calcio 2009/2010. Santaguida, infine, avrebbe omesso di versare l’Iva per oltre 80mila euro.
Al fallimento dell’Fc Catanzaro e’ seguita una seconda indagine della Procura catanzarese che ha coinvolto tredici ex giocatori della squadra giallorosa, indagati per tentata truffa credito simulato, in base all’ipotesi che gli accordi registrati quando il campionato del 2009-2010 era in pieno svolgimento, fossero “contratti integrativi fraudolentemente stipulati e simulati”.