RENDE (CS) – Turno di campionato foriero di dispiaceri per il Rugby Rende, impegnato ieri in un’amara trasferta sul campo di Santeramo in Colle. I presupposti negativi erano già nell’aria, alcune importanti defezioni durante la settimana hanno infatti costretto coach Bacci ad allestire una formazione di fortuna con un risicato numero di atleti a disposizione, circostanza che ha avuto inevitabili ripercussioni sull’assetto tattico, influenzando pesantemente il gioco.
Il meteo condiziona il gioco
Agli scompensi dovuti ad una rosa ridotta ai minimi termini si aggiungono anche le cattive condizioni metereologiche: il primo tempo inizia con un vento fortissimo e tagliente a sfavore, che rallenta l’azione dei calabresi complicandola oltremodo e agevola, al contrario, la manovra avversaria, soprattutto per il guadagno territoriale ottenuto con estrema semplicità con up and under dimostratisi in più fasi devastanti per i rendesi.
La gara
Quanto detto non deve però mutare in alibi per la difesa biancorossa, attendista ed effimera, quasi del tutto incapace di opporsi ai pugliesi, spavaldi e determinati, pronti a lottare per ogni pallone come fosse l’ultimo, un approccio alla gara encomiabile che li premia con ben sei mete a conclusione della prima frazione di gioco. Solo dopo la ripresa il Rugby Rende sussulta in preda ad un moto di orgoglio e, nonostante i pugliesi si mostrino sempre combattivi, gestisce al meglio il possesso dell’ovale e capitalizza i punti di forza: sfruttare la supremazia in touche si rivela una mossa vincente e dà il via alle marcature dei calabresi. Il buon gioco offensivo nella parte conclusiva del match permette al Rende di portare a casa il punto bonus, ma a questa nota positiva fa purtroppo da contraltare il pessimo finale di 69-24, il peggior risultato delle ultime tre stagioni.
L’amaro comento del presidente
Il record negativo straccia il consueto pacato ottimismo del presidente e allenatore di Rende per il quale «la prestazione di domenica è da ritenersi indecorosa. Siamo stati umiliati da una squadra tenace e ben messa, ma l’impegno è stato preso con superficialità sin dalla settimana precedente. Ora abbiamo sette giorni per lavorarci e rimediare cercando di dimostrare se siamo o no rugbisti».
Prossima sfida
Non resta che lavorare sodo, dunque, per preparare in maniera ottimale l’immediata occasione di riscatto, in calendario già domenica 25 marzo 2018 sul campo amico dello stadio “Tonino Mazzuca” di Rende .