Volley Soverato-Delta Trentino
(25-17; 25-19; 25-23)
VOLLEY SOVERATO: Vujko ne, Lymareva ne, Travaglini 5, Caforio (L) ne, Caravello, Bertone 3, Demichelis 2, Zanotto 6, Manfredini 20, Gennari ne, Karakasheva 8, Bisconti (L). Coach: Saja
DELTA TRENTINO: Michieletto, Fondriest 9, Aricò 13, Bogatec, Kijakova 5, Zardo (L), Moncada 1, Montesi, Antonucci 1, Bortoli, Rebora 4, Coppi 8. Coach: Iosi
ARBITRI: Di Blasi e Grassia
DURATA SET: 38’, 27’, 28. Tot 2h33’
SOVERATO – Con due giornate di anticipo il volley Soverato conquista i playoff. dEcisivo il successo pieno ottenuto contro Trentino, l’avversario che nella passata stagione diede una delusione alla compagine calabrese nella semifinale degli spareggi promozione. Nello scontro diretto i tre punti sono giunti a margine di un match nel quale le padrone di casa sono risultate a tratti devastanti. Le calabresi scendono in campo con l’ex Demichelis in cabina di regia e Manfredini opposto, al centro capitan Travaglini con Serena Bertone, schiacciatrici Zanotto e la bulgara Karakasheva con libero Bisconti. Parte bene la squadra di Saja subito avanti 4-1 con Manfredini e Bertone. Il vantaggio di dilata e Iosi chiama time out sul punteggio di 11-6. Mini break di Trentino (16-14) e questa volta è Saja a sospendere il match. Il Soverato rientra in campo con un altro piglio e allunga con Zanotto (19-15). Sul 24-17 ci sono ben sette set point a disposizione, ma la squadra di casa chiude al primo tentativo grazie a Travaglini. Due ace di Travaglini aprono il secondo parziale. Il Soverato ha in mano il match (5-1) e ne mantiene le redini anche dopo la timida reazione della Delta. Sul 21-14 i giochi sono fatti. Il calo di tensione accusato dalla formazione di Saja non pregiudica il risultato del secondo set chiuso ancora da Costanza Manfredini sul 25-19. Le biancorosse partono bene anche nel terzo set (6-2), ma dopo aver speso molto sul piano atletico, sono costrette a rifiatare (7-7). Arriva poi un parziale di 7-1 (14-8) ma non è sufficiente per abbattere la resistenza di Trento che si rifà sotto soprattutto grazie alla buona vena di Aricò. Inutile però perché sul 23-23 Manfredini regala la palla del match subito trasformata da Bertone che fa esplodere di gioia il PalaScoppa.