LAMEZIA TERME – «È passato un altro mese, la “legalità è stata ripristinata” ma a quanto pare l’unico vero grande problema di questa città rimane lo sport. Perchè, strano a dirsi, mentre in tutte le altre parti del mondo lo sport ha enorme valenza sociale proprio in situazioni analoghe – o anche peggiori – a quelle che sta vivendo Lamezia, qui diventa invece elemento di disturbo e le associazioni sportive ( che per chi non lo sapesse sono senza scopo di lucro e non difendono pertanto interessi economico/commerciali) sono equiparate ai dissidenti dei regimi dittatoriali che non si allineano ai dettami del podestà di turno». Questo quanto si legge in una nota stampa diffusa da Top Volley Lamezia- Comitato Si allo Sport.
«Questo è quello che traspare dalle pubbliche dichiarazioni dei nostrani amministratori che sentono il peso “morale” di dover risanare le strutture sportive traendo le risorse dalle disastrate casse comunali e ritenendo, quindi, immorale avvalersi dell’ormai consolidata prassi della collaborazione pubblico/privato che altrove costruisce virtuosi percorsi di crescita ma qui, evidentemente, porterebbe i “ duri e puri” a mischiarsi con la dissidente illegalità di chi ha porto per primo la mano per offrire spontanea, disinteressata e PULITA collaborazione. Ma tant’è e ad oggi, a parte la tardiva riapertura dello stadio D’Ippolito – oggetto di una scriteriata ordinanza di chiusura- tutte le strutture sportive continuano ad avere le porte sbarrate al pubblico in attesa di chissà cosa e soprattutto senza avere un minimo di certezza sulla eventuale data di riapertura.
Tutto questo mentre le principali squadre della città si trovano a dover affrontare i playoff per la promozione nelle categorie superiori girovagando con grande amarezza per le città della Calabria alla ricerca di “ospitalità”.
Perchè l’amarezza per non poter far godere alla città gli spettacoli sportivi è grande e grande è anche la tristezza per questa assurda ennesima umiliazione che si sta colpevolmente infliggendo alla città.
A questo punto della stagione, dove diventa importante sentire tutto il calore della propria gente e della propria città, è triste dover festeggiare una vittoria a metà perchè lontana dalle mura amiche seppur con il calore della propria gente che oramai da qualche mese segue nelle trasferte casalinghe le nostre squadre chiedendoci però uno sforzo per riportare lo sport “pubblico” in città. E per questa gente, per questa città maltrattata ancora una volta che chiediamo pubblicamente per l’ennesima volta alla terna commissariale di accettare la collaborazione che abbiamo più volte offerto per risolvere nel più breve tempo possibile questa “inesistente” problematica e per dare veramente un segno di svolta e ripristino della legalità alla città, non solo a parole ma con i fatti concreti».