Turismo sportivo, il Comitato Fisi Cal chiede riapertura impianti silani

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Lorica

COSENZA – Sulla visita a Lorica della governatrice della Calabria Jole Santelli, che accompagnata da assessori e consiglieri ha incontrato imprenditori e amministratori del comprensorio silano, si è espressa Bianca Zupi, presidente del Comitato Calabro-Lucano della FISI.

Come portavoce della Federazione Italiana Sport Invernali, Zupi si è detta sorpresa che ad un dibattito a più voci fra istituzioni e operatori turistici non siano stati coinvolti i promotori del turismo sportivo.

«Desta meraviglia – ha affermato il presidente del CAL – che la FISI e le associazioni sportive, che operano da oltre 50 anni sulle montagne della Sila organizzando competizioni, occupandosi dell’omologazione delle piste, trovando gratuitamente soluzioni tecniche e portando migliaia di persone a sciare, non vengano considerati in un dialogo finalizzato alla crescita di un comprensorio dalle eterne potenzialità inespresse».

La FISI calabro lucana, ricorda il presidente, si è mossa in più occasioni – portando a Lorica anche il presidente nazionale FISI Flavio Roda – affinché la complessa situazione degli impianti di risalita potesse trovare una risoluzione che non penalizzasse ulteriormente una zona montana che ha le caratteristiche per diventare una stazione sciistica di rilevanza geografica. «Ricordo a tutti gli operatori e ai politici – prosegue Zupi – che da 8 anni Lorica è praticamente chiusa e che la Sila più che una “destinazione” turistica è l’emblema dell’inefficienza se si considera che nelle altre località montane un impianto di risalita come quello che doveva segnare una svolta per il nostro territorio viene costruito e consegnato in 8 mesi al massimo».

«Vogliamo sperare che oltre che di agevolazioni e di costose campagne di comunicazione, durante l’incontro con la governatrice sia stato comunicato il cronoprogramma della riapertura degli impianti di Lorica, degli interventi di manutenzione delle altre stazioni, dell’implementazione delle infrastrutture turistiche e dei collegamenti fra le stesse». «Non possiamo che augurarci – ha concluso – che si trovino finalmente soluzioni e che l’altipiano accolga adeguatamente le migliaia di appassionati di sport invernali costretti ad andare a sciare fuori regione».

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