L’ attesa di mister Ammirata per la delicata gara di domani contro il Licata e il commosso saluto della squadra al massaggiatore Luigi Stefanelli.
«Sbaglieremmo, e di grosso, se pensassimo alla sfida con il Licata come ad una gara facile». Comincia così il commento del tecnico della Vibonese, Alfonso Ammirata, in merito alla partita in programma domani pomeriggio al Luigi Razza contro la compagine agrigentina. Il trainer rossoblù ribadisce di aver già messo in guardia i suoi calciatori e di averli catechizzati a dovere. «Il Licata era una buona formazione a inizio campionato – dice Ammirata – e adesso, dopo la crisi societaria che l’ha colpito, ha saputo ricompattarsi, decidendo di concludere degnamente la stagione. Gli ultimi risultati dicono di una squadra viva, che ha sempre gonfiato la rete avversaria. E poi loro non avranno nulla da perdere, al contrario di una Vibonese che ha solo bisogno dei tre punti. Ecco perché non mi fido della squadra siciliana. Ho parlato chiaro ai miei ragazzi e sono convinto che abbiano recepito il messaggio».
Contro il Licata, pertanto, gara accorta e attenta, con l’obiettivo di conquistare altri tre punti per tentare la difficile scalata alla salvezza. «In questo momento – aggiunge Alfonso Ammirata –dobbiamo guardare in faccia la realtà. E questa dice che noi siamo nei play out. Proprio per questo occorre lavorare duramente e pensare innanzitutto a guadagnare e, nel nostro caso, a consolidare, una posizione utile in chiave spareggi. Di salvezza diretta potremmo cominciare a parlarne, caso mai, fra sei, sette partite. Ad oggi il distacco da chi ci precede è ancora consistente. Meglio essere realisti, pertanto, e pensare solo a questa partita, che presenta molte insidie».
L’allenatore rossoblù si aspetta una Vibonese più attenta rispetto a quella, comunque vincente, di Messina. «Al Celeste siamo stati bravi a non perdere la bussola dopo il doppio svantaggio e qualche episodio è stato dalla nostra parte. Ma non sono soddisfatto per ciò che abbiamo fatto. Dovevamo stare più attenti. Quella gara da un lato dimostra che la squadra è tosta e che vuole a tutti i costi risalire la china, ma dall’altro lato conferma che se non si gioca con attenzione e partecipazione estrema per tutti i novanta minuti, si rischia di perdere. E al punto in cui siamo, non ci possiamo permettere battute d’arresto».
L’assenza del capitano Cosimo Cosenza e le non perfette condizioni di qualche calciatore possono determinare qualche variazione nella formazione titolare. «Avevamo trovato un certo assetto – conclude Ammirata – e cambiare non è mai facile. Valuteremo fino all’ultimo le condizioni di coloro che sono usciti malconci dal Celeste, anche se ho piena fiducia in tutti i componenti della rosa che ho a disposizione».
Intanto però la vigilia del match di campionato si tinge a lutto. La U.S. Vibonese, il presidente Caffo, il direttore generale Beccaria, lo staff tecnico, la squadra, i collaboratori, si stringono ai familiari di Luigi Stefanelli, massaggiatore nella stagione 2011/12 e grande amico della Vibonese. La squadra, in segno di cordoglio, domani pomeriggio giocherà con il lutto al braccio.