A Lamezia derby senza storia: amaranto nel baratro.
” I veri Derby non sono quelli con il Lamezia, ma quelli con Crotone, Reggina e Cosenza”. Queste le parole con cui, in modo spicciolo ed essenziale , Ciccio Cozza liquidò la Vigor Lamezia (da allenatore del Catanzaro), dopo lo storico scontro diretto che decretò il ritorno nella vecchia C1 dei giallorossi. E se per blasone e tradizione calcistica, queste piazze hanno effettivamente qualcosa in più rispetto a Lamezia e alla Vigor, è pur vero che il D’Ippolito per Cozza è sempre stato un tabù. Ne uscì sconfitto con il Catanzaro e ne esce assolutamente tramortito oggi, dopo una partita a senso unico in cui i bianco verdi hanno passeggiato su ciò che rimane della Reggina.
I primi trenta minuti non offrono un grande spettacolo: Reggina in leggero pressing nella metà campo avversaria e Vigor che punta maggiormente sulle palle inattive per rendersi pericolosa con Filosa (grandiosa prestazione del centrale vigorino: come faceva ad essere senza squadra a campionato iniziato?) e Puccio. La svolta al trentesimo minuto: ennesimo cross di Malerba (impacciato in fase difensiva ma precisissimo nelle proiezioni offensive), sponda aerea di Del Sante , tap in in tuffo del rapace Montella e Vigor in vantaggio. Passano 5 minuti e Del Sante si ritrova il pallone tra i piedi subito dopo metà campo: Crescenzi e Di Lorenzo indietreggiano senza ostacolare il 9 biancoverde che egoisticamente non lancia in porta un liberissimo Improta e fa invece partire un collo piede di rara potenza e precisione che va ad insaccarsi sotto l’incrocio. Il D’Ippolito viene giù, estasiato da un gol di straordinaria bellezza. Il primo tempo finisce senza più sussulti, con una Reggina avvilita dall’uno-due del Lamezia.
Il secondo tempo inizia così come era iniziato il primo: Vigor che controlla e Reggina che dà la sensazione di voler incidere maggiormente, senza però impensierire seriamente Piacenti. Poi, ancora una volta intorno alla mezz’ora, su angolo di Improta, è Del Sante ad arrivare in cielo di testa anticipando tutti e insaccando alle spalle del povero Kovacsik. Tre a zero, partita in cassaforte e Del Sante portato in trionfo da pubblico e compagni. La Reggina è ben poca cosa: degno di nota un debole tiro di Viola da posizione favorevole al 31° del secondo tempo. La Vigor invece continua a dare spettacolo con ripartenze velenose e letali: da una di queste è Crescenzi a deviare involontariamente nella propria porta su palla messa in mezzo ancora una volta da Montella. Sul 4 a 0 la compagine di mr. Erra sembra non volere più infierire e di fatto, a parte un colpo di testa a lato di Masini al 40esimo, non succede più nulla.
A fine partita il popolo biancoverde, che gremisce gli spalti, esalta la splendida prestazione dei suoi, mentre gli oltre 300 tifosi provenienti da Reggio, dopo 90 minuti di tifo comunque encomiabile, rifiutano il saluto di Insigne e compagni.
La classifica ora dice Vigor Lamezia a 18 punti, in piena zona Play Off, e Reggina mestamente impelagata nei bassifondi anche in virtù della penalizzazione di 4 punti inflitta dal giudice sportivo in settimana. In tutta onestà, oggi al D’Ippolito la differenza in classifica si è vista e in maniera netta: ancora una volta, il Lamezia stupisce tutti.
V.Lamezia-Reggina 4 a 0
Marcatori: Montella (31 p.t.), Del Sante (36 p.t. e 29 s.t.), aut Crescenzi (37 s.t.)
V.Lamezia : Piacenti, Rapisarda(45°s.t. Kostadinovic) , Malerba, Puccio, Filosa, Gattari ,Improta, Scarsella, Del Sante(32°s.t. Held), Battaglia(21°s.t. Giampà), Montella. A disp. Rosti, Rossini, Voltasio,Catalano. All. Erra
Reggina : Kovacsik, Ungaro(39°s.t.Ammirati), Karagounis, Maita(45° p.t. Viola), Crescenzi, Di Lorenzo, Armellino, Dall’Oglio, Masini, Insigne(32° s.t. Gjuci), Louzada. A disp. Cetrangolo, Salandria, Camilleri, Maimone.
Arbitro: Guccini di Albano Laziale.
Assistenti: Rizzato di Rovigo e Rossini di Padova.
Ammoniti: Scarsella, Gattari, Rapisarda (V.L.), Di Lorenzo(R.)
Angoli: 3 a 1 per la Vigor L.
Recupero: 4 (2 p.t. e 2 s.t.)