Finisce con il Tuscania che festeggia e sberleffa gli avversari mentre Biribanti, uscito da più di 20 minuti, è ancora a terra soccorso dal Dott. Maschio e dal fisioterapista Sanchez. Questa l’immagine finale di una serata in cui si è giocata una gara di spareggio intensissima che ha fatto palpitare i cuori da una parte e dall’altra. Passa la squadra di Paolo Tofoli che ha avuto dalla sua una Dea Bendata che gli ha messo il passaggio del turno su un vassoio d’argento. Infatti, i laziali non potevano trovare di meglio, dopo essere stati annichiliti in gara uno, che una squadra zoppa e monca per poter passare il turno. L’ilsap Lamezia, infatti, ha giocato in condizioni normali solo metà del primo set di gara uno, quando si infortunava Michele Capra, ed ha dovuto fare di necessità virtù in gara due dove si infortunava Fabio Cuccaro, a metà del secondo set, ed infine in gara tre con l’infortunio di Biribanti in gara tre, sul 12-12, mentre nel riscaldamento si era infortunato al gomito il libero Bisci, soccorso dallo staff medico e messo in condizione di poter stare in campo nonostante il dolore. Dolore accuitosi nel corso del primo set quando veniva travolto e steso da Vanini nel tentativo di andare a recuperare un pallone nella metà campo avversaria. Giocando in queste condizioni era impossibile fare di più ed un eventuale passaggio del turno non avrebbe fatto altro che allungare l’agonia di un campionato splendido (15 vittorie consecutive che hanno portato ai play-off) dopo una partenza ad handicap. Un PalaSparti strapieno, nonostante la diretta televisiva, accoglie le due formazioni all’ingresso in campo; l’ilsap si schiera con la diagonale Laterza-Biribanti, Turano e Mitidieri al centro, Piccioni e Capra sulle bande con Bisci libero Tofoli manda sul parquet Vanini in diagonale con Buzzelli, Moretti e Vitangeli centrali, Figliolia e Ottaviani di banda con Benedetto libero. Coach Rigano si gioca il rischio mettendo in campo un Capra che si nota subito non in grado di saltare per attaccare e quindi facile preda del muro ospite (nonostante ciò metterà a terra 10 punti).
Sfortuna e infortuni di troppo dunque, sono stati il tallone d’Achille di Lamezia che fallisce l’aggancio al sogno A2 alla prima anticamera della porta secondaria. Ma la squadra non ha demeritato e si porta a casa la consapevolezza di aver giocato un campionato ad altissimi livelli, in cui ha tenuto testa a squadra accreditate (Alessano Lecce, Cosenza …. , ndr) e ringraziamenti finali del presidente Francesco Pagliuso: “Voglio dire Grazie. Grazie agli atleti di questa squadra meravigliosa che ha realizzato miracoli. Grazie ai nostri tecnici preparati come pochi. Grazie al nostro staff medico grazie al quale anche i più malridotti sono riusciti a giocare alla grande. Grazie ai dirigenti della società, cioè ai miei amici che invece di andarsene in vacanza a Cuba mi hanno seguito.in questa avventura straordinaria. Grazie a questa città che sa di pallavolo come poche altre che ama la pallavolo come pochi al mondo che ha vissuto una stagione col cuore in mano assieme a noi sugli spalti del palasparti. Grazie perché dopo di noi nulla sarà più come prima. Perché oggi sappiamo che Lamezia ama vuole e pretende una squadra di pallavolo di primo piano. Grazie Lamezia“.